Confessioni di un cappellano di prigione

Punteggio:   (4,7 su 5)

Confessioni di un cappellano di prigione (Brown Mary)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro di Mary Brown, “Confessioni di un cappellano carcerario”, offre una prospettiva personale e perspicace sulla vita carceraria e sul ruolo del cappellano, in particolare dal punto di vista quacchero. Esplora le lotte emotive e spirituali sia dei cappellani che dei detenuti, evidenziando i problemi sistemici all'interno del sistema carcerario e offrendo al contempo speranza e suggerimenti per il miglioramento.

Vantaggi:

Il libro è di facile lettura e fornisce una visione non accademica e accessibile della cappellania carceraria. Attinge alla vasta esperienza dell'autore, offrendo aneddoti e riflessioni personali che arricchiscono la narrazione. Solleva questioni importanti come il sovraffollamento, il trattamento dei detenuti e i vantaggi di un approccio multireligioso alla cappellania. Include anche preziose discussioni sulla giustizia riparativa e positiva.

Svantaggi:

Alcuni lettori potrebbero trovare il contenuto emotivamente pesante, in particolare le strazianti testimonianze personali dei detenuti. L'attenzione alle dinamiche interreligiose nella cappellania potrebbe non piacere a tutti e il libro potrebbe non approfondire alcune analisi accademiche dei sistemi carcerari, il che potrebbe essere uno svantaggio per i lettori più studiosi.

(basato su 2 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Confessions of a Prison Chaplain

Contenuto del libro:

L'avvincente libro di Mary Brown descrive il lavoro “di salvataggio” della cappellania carceraria. Scritto da un cappellano quacchero, mostra quanto sia importante per i detenuti questo contatto e come si inserisca nel mondo sempre più pressante dei regimi carcerari.

Tra gli argomenti trattati vi sono i “doveri statutari” dei cappellani, il perdono, i “frequentatori delle cappelle carcerarie”, il Natale in carcere, la comunicazione di cattive notizie, la gestione del dolore o dell'ansia, l'apprendimento in carcere e la giustizia riparativa (che è in linea con gli insegnamenti di molte fedi: antica quanto la religione stessa). Come insiste l'autore, c'è “quello di Dio” in ognuno di noi, indipendentemente dal reato commesso. Critico, perspicace e di particolare interesse per chi lavora o studia il crimine e la pena.

Contiene spunti per persone di tutte le fedi (o di nessuna). Esamina la giustizia riparativa e la giustizia positiva.

Riafferma l'importanza del sostegno pastorale nella riforma e nella riabilitazione dei detenuti. Come racconta l'autrice nel capitolo 4, molto tempo fa rimase scioccata per essere stata trattenuta per dieci giorni in una cella dopo aver partecipato a una manifestazione per la pace.

Molto più tardi nella vita è diventata insegnante in un carcere aperto e poi, in tempi più recenti, cappellano quacchero per dieci anni in un carcere maschile chiuso. È autrice di Inside Art (2001).

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781909976047
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2014
Numero di pagine:140

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)