Come l'usura è arrivata a governare il mondo: L'ascesa dell'usura nel commercio giudaico-cristiano e musulmano

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Titolo originale:

How Usury Came to Rule the World: - The Ascendancy of Usury over Judaeo-Christian and Muslim Commerce

Contenuto del libro:

Questo libro, accuratamente commentato, ben documentato e ordinato, è nato come tesi di dottorato. Altamente leggibile, rappresenta una risorsa gradita in risposta al rapido aumento dell'appetito di comprensione, dopo il crollo bancario internazionale del 2008, sia tra i lettori profani che tra gli specialisti, per quanto riguarda tutte le questioni relative alle radici storiche delle moderne tecniche finanziarie e alla questione della correttezza all'interno del sistema bancario.

Non c'è dubbio che gli insegnamenti scritturali dell'ebraismo, del cristianesimo e dell'islam siano pieni di passaggi che vietano esplicitamente l'usura o che contengono prove inequivocabili del fatto che questa pratica fosse profondamente disprezzata e inequivocabilmente condannata. Ciò che è più affascinante scoprire, tuttavia, è la logica del processo attraverso il quale questi deterrenti antiusura moralmente severi si sono trasmessi nel tempo per adattarsi alle pratiche finanziarie più permissive che vediamo oggi. L'autore individua tre approcci principali attraverso i quali le considerazioni commerciali sono riuscite a prevalere, in diversi momenti della loro storia, sulle difese scritturali contro l'usura così chiaramente promulgate all'interno delle principali religioni abramitiche.

Il primo metodo consisteva nel reinterpretare il concetto stesso di usura. Il secondo è stato quello dell'esenzione, cioè dell'esclusione della controparte dall'ambito di applicazione del divieto scritturale.

Il terzo metodo è stato quello di nascondere l'usura sotto la copertura di contratti commerciali classici. È interessante notare che nessuno di questi metodi era esclusivo di una religione, anche se, per ragioni teologiche, alcuni metodi potevano essere più adatti ai seguaci di una religione che alle altre.

In un momento in cui il rumore del conflitto religioso e dello scontro di civiltà minaccia di diventare assordante, è anche notevole che questo libro, sebbene da un'angolazione piuttosto sorprendente, riesca a rendere più che un semplice servizio a parole alle comunanze storiche condivise tra le preoccupazioni morali dell'ebraismo, del cristianesimo e dell'islam, rispetto alle loro differenze.