Coloni alla fine dell'impero: La razza e le politiche migratorie in Sudafrica, Rhodesia e Regno Unito

Titolo originale:

Settlers at the End of Empire: Race and the Politics of Migration in South Africa, Rhodesia and the United Kingdom

Contenuto del libro:

Settlers at the end of empire ripercorre lo sviluppo dei regimi migratori razziali in Sudafrica, Rhodesia (l'attuale Zimbabwe) e Regno Unito dalla Seconda guerra mondiale alla fine dell'apartheid nel 1994.

Mentre il Sudafrica e la Rhodesia, come altre colonie di coloni, avevano una lunga storia di restrizioni all'ingresso di migranti di colore, negli anni Sessanta, sotto minaccia esistenziale e dopo aver abbandonato i legami formali con il Commonwealth, iniziarono a reclutare attivamente migranti bianchi, la maggior parte dei quali erano britannici. Allo stesso tempo, con il Commonwealth Immigrants Act del 1962, il governo britannico iniziò ad attuare restrizioni volte a rallentare la migrazione di soggetti britannici di colore.

In tutte e tre le nazioni, queste politiche miravano a preservare le nazioni immaginate come bianche, rivelando la persistenza delle ideologie razziali dell'impero attraverso l'era della decolonizzazione.