Coercizione, sopravvivenza e guerra: perché gli Stati deboli resistono agli Stati Uniti

Punteggio:   (4,6 su 5)

Coercizione, sopravvivenza e guerra: perché gli Stati deboli resistono agli Stati Uniti (Phil Haun)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro fornisce una solida spiegazione della coercizione e offre conclusioni fondate ma poco originali sulla sua applicazione nelle relazioni internazionali. Pur sollevando questioni importanti e presentando argomentazioni logiche, non riesce a introdurre nuovi spunti nel corpus letterario esistente.

Vantaggi:

Buona spiegazione della coercizione, questioni interessanti e importanti sollevate, solida aggiunta alla letteratura, ben scritta, logica di base solida.

Svantaggi:

Le conclusioni sono poco interessanti e simili alla letteratura esistente, esagerano la minaccia alla sopravvivenza degli Stati bersaglio, non forniscono nuovi spunti di riflessione sulla coercizione militare.

(basato su 2 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Coercion, Survival, and War: Why Weak States Resist the United States

Contenuto del libro:

Nei conflitti interstatali asimmetrici, le grandi potenze hanno la capacità di costringere gli Stati deboli minacciando la loro sopravvivenza, ma non viceversa. È quindi la grande potenza a decidere se far degenerare un conflitto in una crisi adottando una strategia coercitiva.

In pratica, tuttavia, le strategie coercitive degli Stati Uniti sono spesso fallite. In Coercion, Survival and War Phil Haun ripercorre 30 crisi interstatali asimmetriche che hanno coinvolto gli Stati Uniti dal 1918 al 2003. Gli Stati Uniti hanno scelto strategie coercitive in 23 di questi casi, ma la coercizione è fallita la metà delle volte: il più delle volte perché gli Stati Uniti più potenti hanno avanzato richieste che minacciavano la sopravvivenza stessa dello Stato debole, inducendolo a resistere finché ha avuto i mezzi per farlo. È uno sfortunato paradosso che Haun osserva: laddove gli Stati Uniti possono preferire la forza bruta alla coercizione, queste asimmetrie di potere possono indurli a tentare prima strategie coercitive di cui si prevede il fallimento per giustificare la guerra che desiderano.

L'autore conclude che, quando la coercizione è preferita alla forza bruta, ci sono chiari limiti a ciò che può essere richiesto. In questi casi, suggerisce, i responsabili politici statunitensi possono migliorare le possibilità di successo facendo corrispondere le minacce appropriate alle richieste, includendo altre grandi potenze nel processo coercitivo e riducendo i costi di reputazione di un leader di uno Stato debole offrendogli opzioni per salvare la faccia.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780804792837
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2015
Numero di pagine:288

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)