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Il libro Clockfire del talentuoso esordiente Jonathan Ball, inserito nella shortlist del Manitoba Book Awards nella categoria Most Promising Writer, è una serie di progetti poetici per opere teatrali immaginarie che sarebbero impossibili da realizzare: opere in cui, ad esempio, il regista brucia il sole, gli attori uccidono il pubblico e le leggi della fisica vengono palesemente violate. Le poesie, in un certo senso, sostituiscono la necessità del dramma e si basano sull'idea che il teatro moderno manchi sia di "orologi" che di "fuoco" e quindi non riesca a offrire al pubblico un coinvolgimento immediato e violento.
A volte assomigliano alle partiture degli "happening" Fluxus, ma sostituiscono l'estetica casuale e la semplicità fai-da-te dell'arte Fluxus con qualcosa di più simile alla brutalità del teatro della crudeltà di Artaud. Italo Calvino riscritto da H.
P. Lovecraft, i "drammi" di Ball si liberano dalle costrizioni della realtà e delle categorie artistiche per rivelare il proprio abbagliante, magnifico orrore.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)