Claptrap: Una commedia in due atti

Titolo originale:

Claptrap: A Comedy in Two Acts

Contenuto del libro:

Tarda primavera a Oslo, Ontario. L'annuale Ibsen Festival inizia con le audizioni, poi le prove e infine le rappresentazioni.

Quest'anno l'Ibfest prevede la messa in scena di cinque opere classiche: I gemelli, un'opera rinascimentale nella tradizione di Shakespeare; La virtù calunniata, una commedia di restauro alla maniera di Sheridan; Il Raj, uno sguardo ottocentesco su quegli inglesi stravaganti, folli, ma ben intenzionati, in una società arretrata (è un musical! ); Pantilous in Crete, una tragedia greca classica su un ateniese che, avendo offeso Zeus, è condannato a vivere una vita di orrori; e il classico canadese Frozen Wheat, su una coppia di Quebucois bloccata nelle praterie nel cuore dell'inverno, con il figlio che cresce anglais e la figlia incinta, con i parenti di Terranova che creano scompiglio e situazioni umoristiche ma toccanti.

Tra gli attori della compagnia figurano (tra i tanti) Dirk Hart, splendida star del cinema americano, che fa un tentativo di teatro serio; Simon Webber-Douglas, canadese di nascita ma di formazione britannica, il che lo rende quasi buono; e Julia Hudson, talentuosa, canadese di nascita e di formazione, bersaglio del sarcasmo, del sadismo e della crudeltà degli Ibfestos.

Antony Manley-Dunn presiede l'Ibfest come si immagina che Cecil Rhodes abbia fatto con il continente africano.

Claptrap è una grande satira della mentalità coloniale che governa i festival teatrali del Canada. Chiunque abbia lavorato, recitato, frequentato o anche solo sentito parlare dei festival di Stratford o di Shaw riderà di cuore e con riconoscenza.

Sebbene sia un'opera teatrale, Claptrap assomiglia molto a un romanzo comico; ecco la descrizione di Tom Wood sullo sviluppo del festival:

Prima del Festival, la fama di Oslo era dovuta all'impianto di decapaggio del pesce Hastverk (aringhe e farro). Quando la città era in crisi nei primi anni '60, i padri della città pensarono di organizzare un festival estivo della cultura norvegese. Danze, cibo, sport e la rappresentazione di Casa di bambola da parte degli attori della comunità presso il municipio. Il festival culturale fallì miseramente, ma lo spettacolo ebbe un modesto successo. I padri della città decisero di seguire le orme di altri due festival teatrali e di abbellire la città per farla sembrare più d'epoca. La Norvegia del 1850, per l'esattezza. Le attività commerciali locali si sono rifatte le facciate e hanno adottato nomi ibseniani: il parrucchiere è diventato Hedda Hair; il pub, Gabbler's; l'agenzia di pompe funebri, Ghosts; l'hotel e il centro congressi, Gynt Pier Inn.