Cittadini senza città: Distruzione e disperazione dopo il terremoto dell'Aquila

Titolo originale:

Citizens Without a City: Destruction and Despair After the l'Aquila Earthquake

Contenuto del libro:

Nel 2009, dopo le scosse sismiche che hanno colpito la città montana italiana de L'Aquila, i sopravvissuti sono stati sottoposti a un "secondo terremoto": un'attenzione mediatica invasiva e uno sforzo di soccorso che li ha lasciati in uno stato di cittadinanza sospesa, mentre venivano reinsediati con la forza e dovevano immaginare un nuovo futuro.

In Cittadini senza città, Jan-Jonathan Bock rivela come una risposta governativa sproporzionata abbia esacerbato il senso di crisi dei sopravvissuti, diviso la popolazione locale e indotto nuovi tipi di azione politica. L'Italia ha reagito all'emergenza in modo disincentivante, trasferendo i cittadini in campi e siti in un paesaggio urbano in rovina, senza un piano per il ripristino o il ritorno. Attraverso la politica di base, l'arte e la cultura, i rituali di commemorazione, i progetti architettonici e le vie legali, la popolazione locale ha cercato di dare forma al recupero della propria città. Bock combina un'analisi dell'impatto della catastrofe con approfondimenti sulla vita civica post-catastrofe, sul patrimonio urbano, sulla politica del lutto e sulla frammentazione della comunità.

Una lettura affascinante per chiunque sia interessato alla cultura urbana, ai disastri e alla politica, Cittadini senza città illustra come i sopravvissuti abbiano lottato per mantenere un senso di scopo e di comunità dopo il terremoto dell'Aquila.