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Il libro fornisce una visione profonda ed emotiva della vita dei rifugiati nel campo di Dadaab, offrendo storie personali che evidenziano le lotte e la resilienza degli individui che vi abitano. Sebbene sia molto apprezzato per la sua natura informativa e per la prospettiva che offre all'esperienza dei rifugiati, alcuni lettori ritengono che manchi una visione olistica delle questioni sistemiche più ampie che circondano i campi profughi.
Vantaggi:Il libro è ben scritto, informativo e coinvolgente, e rappresenta una lettura essenziale per chiunque voglia comprendere l'esperienza dei rifugiati. Trasmette efficacemente le storie personali dei rifugiati, aumentando il legame emotivo e l'empatia. Molti lettori l'hanno trovato illuminante e una critica necessaria agli stereotipi esistenti sui rifugiati, sottolineando l'importanza della speranza e della comunità in situazioni terribili.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno notato che si concentra troppo sulle storie individuali a scapito di una prospettiva più ampia sulle questioni logistiche e governative che circondano i campi profughi. Alcuni hanno anche ritenuto che il peso emotivo dell'argomento lo rendesse una lettura impegnativa e hanno auspicato più soluzioni pratiche piuttosto che solo storie di sofferenza.
(basato su 137 recensioni dei lettori)
City of Thorns: Nine Lives in the World's Largest Refugee Camp
Finalista al Dayton Literary Peace Prize
Nominato miglior libro dell'anno da The Economist e Foreign Affairs.
Finalista al Los Angeles Times Book Prize.
Il campo profughi di Dadaab è molte cose: per gli operatori caritatevoli è una crisi umanitaria; per il governo keniota è un “vivaio di terroristi”; per i media occidentali è una pericolosa area vietata. Ma per il suo mezzo milione di residenti è la loro ultima risorsa”.
Situata a centinaia di chilometri da qualsiasi altro insediamento, nel profondo dell'inospitale deserto del Kenya settentrionale, dove crescono solo cespugli spinosi, Dadaab è una città come nessun'altra. I suoi edifici sono fatti di fango, bastoni o plastica. L'intera economia è grigia. E i suoi cittadini sopravvivono con razioni e fortuna. Nel corso di quattro anni, Ben Rawlence è diventato un testimone in prima persona di un luogo strano e disperato, conoscendo molti di coloro che sono venuti a cercare rifugio. Tra loro ci sono Guled, un ex bambino soldato che vive per il calcio; Nisho, che si arrangia spingendo una carriola e sognando la ricchezza; Tawane, l'indomito leader dei giovani; e Kheyro, una studentessa il cui futuro è appeso alla sua istruzione.
In City of Thorns, Rawlence intreccia le storie di nove individui per mostrare com'è la vita nel campo, tratteggiando le forze politiche più ampie che tengono i rifugiati in trappola. Lucida, vivida e illuminante, City of Thorns è una storia umana urgente con profonde ripercussioni internazionali, portata in vita attraverso le persone che chiamano Dabaab casa.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)