Cinematografia casta

Cinematografia casta (Victor Vitanza)

Titolo originale:

Chaste Cinematics

Contenuto del libro:

Victor J. Vitanza (autore di Sexual Violence in Western Thought and Writing) continua a ripensare al problema della violenza sessuale nel cinema e al modo in cui lo stupro viene spesso rappresentato in modo "casto", sotto forma di Chaste Cinematics. Vitanza continua a discutere della Cinematografia casta come partecipante a tradizioni transdisciplinari-retoriche che stabiliscono le basi stesse (fondamenti, punti di stasi) per gli Stati nazionali e le culture. In questa offerta, tuttavia, il fondamento iniziale delle discussioni è il "materialismo di base" (George Bataille): la sporcizia divina, il sacro e il profano. È questo materialismo di base post-filosofico che destabilizza i binari, la fissità e fa emergere i terzi esclusi. Vitanza si chiede: perché mai un terzo represso, o una terza figura, ritorna, il più stranamente come "prodotto" dello stupro e della tortura? Egli lavora con il suggerimento di Jean-Paul Sartre e Page duBois che il "prodotto" è una nuova "specie".

Cercando sempre di affrontare in modo non ortodosso i problemi sociali, Vitanza organizza il suo indice come un menu DVD di "Extras" (supplementi). Questo menu comprende finali alternativi e Easter Eggs, oltre a un Excursus, che invita il lettore a raccogliere l'esigenza politica del libro-dvd. Il primo "Extra" di Vitanza studia un trio di film che devono essere riconsiderati, per quello che offrono come spunti di riflessione sulla cinematografia casta: Amadeus (un dio pazzo), Henry Fool (un dio sciocco) e Multiple Maniacs (un dio divino che viene violentato e mangia escrementi). Il secondo esamina il documentario Liberators Take Liberties di Helke Sander, che ripensa agli stupri di donne tedesche da parte di russi e alleati durante la battaglia di Berlino. Il terzo analizza il video-film Rape Stories di Margie Strosser, che invita alla vendetta. Nei finali alternativi, Vitanza ripensa al problema della reversibilità in Irrversible di G. No. Negli Easter Eggs, considera "l'Irreparabile" di Dominique Laporte, come oggetto di perdita, e "l'Irreparabile" di Giorgio Agamben, come speranza in ciò che è senza rimedio. Il risultato non è un altro libro di studi cinematografici, ma un nuovo genere, una nuova serie di retoriche, per nuovi modi di pensare la cinematografia, forse la postcinematica.

Victor J. Vitanza è professore di inglese e retorica e direttore del programma di dottorato in retorica, comunicazione e design dell'informazione presso il College of Architecture, Art, and Humanities della Clemson University. È anche professore di retorica e filosofia e titolare della cattedra Jean-Franois Lyotard nella divisione Media e Comunicazione presso la European Graduate School in Svizzera. È redattore di PRE/TEXT: A Journal of Rhetorical Theory. Tra i suoi libri ricordiamo Sexual Violence in Western Thought and Writing: Chaste Rape (Palgrave, 2011), Negation, Subjectivity, and The History of Rhetoric (SUNY, 1997), Writing Histories of Rhetoric (Southern Illinois, 1993) e PRE/TEXT: A Retrospective (Pittsburgh, 1993).

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780692541555
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)