Che cosa hai fatto alle nostre orecchie per farci sentire gli echi?

Punteggio:   (4,2 su 5)

Che cosa hai fatto alle nostre orecchie per farci sentire gli echi? (Arlene Kim)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

La raccolta di poesie di Arlene Kim è stata apprezzata per la sua stimolazione mentale e il suo contenuto a più livelli, che coinvolge i lettori con un linguaggio fresco e narrazioni avvincenti. I recensori sottolineano la profondità emotiva delle poesie, che esplorano i temi dell'origine, della perdita e del mito personale. La raccolta riesce a riconnettere i lettori con le gioie della poesia ed è considerata essenziale sia per gli amanti della poesia alle prime armi che per quelli più esperti.

Vantaggi:

La raccolta apre la mente, è coinvolgente ed evocativa. Presenta una gamma diversificata di argomenti e stratificazioni nella poesia che consentono molteplici interpretazioni. L'uso di un linguaggio fresco e giocoso, insieme a narrazioni avvincenti che intrecciano storie personali e culturali, è molto apprezzato. I recensori lodano anche la capacità di Kim di reinventare i miti e la sua audacia nel rompere le convenzioni poetiche.

Svantaggi:

Alcuni lettori potrebbero trovare alcune poesie troppo stravaganti o eccessivamente complesse, il che potrebbe sminuire il loro gradimento. Una specifica menzione del bisogno di una pausa dall'intensità della poesia suggerisce che il libro potrebbe non risuonare con tutti.

(basato su 5 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

What Have You Done to Our Ears to Make Us Hear Echoes?

Contenuto del libro:

VINCITORE DELL'AMERICAN BOOK AWARD

Nella sua straordinaria raccolta di poesie d'esordio, Che cosa hai fatto alle nostre orecchie per farci sentire gli echi?, Arlene Kim affronta i modi in cui il linguaggio mitologizza la memoria e quindi ci esilia dalla nostra vera storia. Accostando scelte formali e dettagli onirici, Kim esplora i miti ingarbugliati che accompagnano l'esperienza dell'immigrazione: il paese abbandonato conosciuto solo attraverso le storie, il nuovo paese in cui la famiglia immigrata deve addentrarsi sempre di più, e i sentieri biforcuti in cui queste narrazioni si incontrano e divergono.

Condividendo il terreno con le poesie successive di Randall Jarrell e attingendo a una serie vertiginosa di fonti - tra cui le fiabe dei Grimm, il folklore coreano, i proverbi turchi, Paul Celan, Anna Akhmatova, le lettere di Antonin Dvorak e le numerose finzioni che scriviamo attraverso le imperscrutabilità del mondo naturale - Kim rivela come la nostalgia di sé sia universale. È questo desiderio persistente e incurabile che ci spinge ad attraversare i boschi oscuri della nostra vita, seguendo quella che potrebbe essere o meno una scia di briciole di pane, scoprendo, infine, che “l'unico sentiero siamo noi”.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781571314406
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2011
Numero di pagine:96

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)