Cercasi

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Titolo originale:

Wanted

Contenuto del libro:

"Ora che la maggior parte delle presentazioni sono state fatte, dobbiamo scoprire cosa è successo nel fienile di Miller". Lo sceriffo fece il giro e tolse le manette a Colt.

Il ragazzo si strofinò il polso.

"Figliolo, perché non raggiungi i tuoi fratelli e le tue sorelle sul pavimento, così tua madre può avere la tua sedia. Potrebbe volerci un po'".

Girò la sedia per comodità e le fece cenno di sedersi.

Lei esitò. "Devo essere ammanettata alla sua scrivania? ".

Lo sceriffo rise. "No, a meno che lei non sia il capobanda, signora".

"Non credo proprio".

Mentre lei si sedeva, lo sceriffo disse: "Signora, non ho capito il suo nome".

Lei sorrise. "No, non l'ha capito".

Lo sceriffo si schiarì la gola. "Questo significa che vorrei sapere il suo nome, signora".

La sua risata era come una musica. "E non ho capito nemmeno il suo nome, sceriffo".

Lentamente lo sceriffo si avvicinò alla sua sedia, si sedette e sorrise. "Sceriffo Daniel Tucker". Con un leggero scintillio negli occhi, la studiò per un attimo prima di parlare: "Questa è una faccenda seria e non è una cosa da ridere, signora, quindi, a meno che non voglia condividere la cella con i suoi teppisti stanotte, è meglio che mi dica il suo nome".

La donna si alzò a sedere sulla sedia. "Non sono teppisti, signore".

Kelly Dee sussultò. "Faresti passare a nostra madre la notte in prigione perché non vuole dire il suo nome? ".

"Non puoi farlo", intervenne Thane.

"Sei irritabile e non dire il tuo nome non è un crimine, Mister". Murphey lo fulminò con lo sguardo.

Colt diede una gomitata al fratello. "Zitto, Murphey".

"Beh, è irritabile. La mamma dice: 'Non parlare quando sei arrabbiato perché diresti cose che probabilmente non pensi'". Murphey lanciò un'occhiata allo sceriffo e poi si lasciò cadere a terra.