Celebrare il labirinto

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Titolo originale:

Celebrating the Labyrinth

Contenuto del libro:

I labirinti e i confini labirintici esistono da moltissimo tempo. Infatti, sono stati utilizzati al di fuori della religione formale come oggetto rituale per esprimere valori spirituali per almeno 3500 anni in paesi di tutto il mondo, tra cui Cina, India, Terra Santa, Irlanda, Europa meridionale, Scandinavia, America precolombiana e Inghilterra.

Si trovano nei siti di arte rupestre neolitici, sardi e Hopi, nei templi indù e nei santuari taoisti, accanto agli affreschi minoici e nei mosaici romani. Sono stati incorporati in cattedrali cattoliche ed episcopali, chiese protestanti e centri di ritiro New Age. Sono stati scolpiti in rocce, erba e legno; incisi nel metallo; disposti in pietre; intrecciati in canne; incastonati in piastrelle; dipinti e disegnati.

In altre parole, il labirinto è una forma quasi universale e si avvicina il più possibile a un archetipo. Un archetipo è un simbolo che ci attrae a livello inconscio. Non dobbiamo lottare con il suo significato a livello intellettuale.

Il suo significato simbolico è in qualche modo radicato in noi, fa parte della nostra stessa natura. Di conseguenza, può attirarci senza che ne capiamo il motivo. È sempre rischioso parlare del significato di un simbolo così archetipico.

Sappiamo che deve essere ricco di significati per attirare così tanti tipi di persone in un arco di tempo così lungo. Ma possiamo esplorare, a tentoni, alcuni dei suoi significati, se siamo consapevoli che non potremo mai sondare tutte le sue ricchezze.