Punteggio:
Il libro è un classico della letteratura ispano-americana ambientato nella Cuba del XIX secolo, che esplora i temi della schiavitù e delle relazioni razziali con un ricco contesto storico. Sebbene sia caratterizzato da una narrazione avvincente e da una rappresentazione dettagliata dei personaggi, alcuni lettori hanno trovato l'esecuzione maldestra, in particolare verso la fine, dove le risoluzioni sembrano affrettate.
Vantaggi:⬤ Lettura avvincente con un forte contesto storico sulla società cubana e la schiavitù
⬤ riccamente dettagliato e raffigurante temi complessi
⬤ ottimo per comprendere la storia cubana
⬤ generalmente considerato un classico.
⬤ Il finale sembra affrettato e goffo rispetto alla narrazione dettagliata
⬤ alcuni potrebbero trovare il linguaggio antiquato e la trama prevedibile
⬤ le aspettative nei confronti del romanzo originale variano tra i lettori.
(basato su 12 recensioni dei lettori)
Cecilia Valds or El Angel Hill
Cecilia Valdes è probabilmente il romanzo più importante della Cuba del XIX secolo. Pubblicato originariamente a New York nel 1882, il romanzo di Cirilo Villaverde ha affascinato i lettori dentro e fuori Cuba fin dalla fine del XIX secolo. In questa nuova traduzione inglese, emerge un vasto panorama della depravazione morale, politica e sessuale causata dalla schiavitù e dal colonialismo. Ambientato nell'Avana degli anni Trenta del XIX secolo, il romanzo ci presenta Cecilia, una bella mulatta dalla pelle chiara, inseguita dal figlio di un mercante di schiavi spagnolo, di nome Leonardo. All'insaputa dei due, sono figli dello stesso padre. Alla fine Cecilia cede alle avances di Leonardo, rimane incinta e dà alla luce una bambina. Quando Leonardo, che dopo un po' si annoia di Cecilia, accetta di sposare una donna bianca dell'alta società, Cecilia giura vendetta. Un suo amico mulatto e spasimante uccide Leonardo e Cecilia viene gettata in prigione come complice del crimine.
Per il lettore contemporaneo la magistrale traduzione di Cecilia Valdes di Helen Lane apre una nuova finestra sugli intricati problemi delle relazioni razziali a Cuba e nei Caraibi. Ci sono i circoli sociali d'élite dei bianchi europei e del Nuovo Mondo, la ricca cultura delle persone libere di colore, la classe a cui apparteneva Cecilia stessa, e poi gli schiavi, divisi tra quelli nati in Africa e quelli nati nel Nuovo Mondo, tra quelli che lavoravano nelle piantagioni di zucchero e quelli che lavoravano nelle case dei ricchi dell'Avana. Cecilia Valdes presenta così un vasto ritratto dell'oppressione sessuale, sociale e razziale e dell'esperienza vissuta del colonialismo spagnolo a Cuba.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)