Cattive notizie: Il declino del giornalismo, il business delle notizie e il pericolo per tutti noi

Punteggio:   (3,8 su 5)

Cattive notizie: Il declino del giornalismo, il business delle notizie e il pericolo per tutti noi (Tom Fenton)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Bad News” di Tom Fenton critica il declino del giornalismo di qualità nei notiziari televisivi, in particolare il modo in cui gli interessi aziendali hanno portato al sensazionalismo e alla superficialità dei servizi. Fenton sottolinea la necessità di una copertura più sostanziale degli eventi internazionali e chiede una maggiore responsabilità da parte dei network mediatici. Mentre molte recensioni lodano le sue intuizioni e la sua prospettiva da insider, ci sono opinioni contrastanti sull'esecuzione e la profondità del libro.

Vantaggi:

Fornisce una prospettiva critica da insider sul declino della qualità delle notizie televisive.
Evidenzia gli effetti deleteri della proprietà aziendale sull'informazione giornalistica.
Richiama l'attenzione sulla necessità di una copertura approfondita delle questioni globali.
Incoraggia i lettori a chiedere notizie migliori ai media.
Ben scritto e facile da leggere.

Svantaggi:

Alcuni ritengono che le argomentazioni siano didascaliche e che manchino di profondità nell'affrontare le complessità.
Criticato perché non fornisce soluzioni esaurienti ai problemi sollevati.
Considerato da alcuni come una reiterazione di questioni note senza rivelazioni rivoluzionarie.
Alcune recensioni dicono che la prospettiva di Fenton è eccessivamente nostalgica e manca di impegno con le realtà attuali.

(basato su 20 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Bad News: The Decline of Reporting, the Business of News, and the Danger to Us All

Contenuto del libro:

"Non diamo al pubblico ciò di cui ha bisogno. Troppo spesso seguiamo la linea ufficiale. Viviamo e moriamo in base alle dimensioni del nostro pubblico; sminuiamo le notizie per aumentare gli ascolti. Ho raccontato gli eventi mondiali da vicino per quasi quarant'anni. E non mi sono mai sentito così frustrato come negli ultimi anni. Perché? Perché i notiziari televisivi hanno un compito cruciale da svolgere. E noi stiamo fallendo in questo compito".

--Thomas Fenton.

Nella sua lunga esperienza giornalistica come corrispondente senior per l'Europa di CBS News, Tom Fenton ha raccontato di tutto, dalla caduta dello Scià dell'Iran ai movimenti di Al Qaeda in Europa, una storia che stava seguendo prima dell'11 settembre. E nei tre anni trascorsi da quel fatidico giorno, si è reso conto di una cosa sconfortante: I nostri media, un tempo nobili, e in particolare i notiziari televisivi, hanno abdicato alle loro responsabilità nei confronti del popolo americano, mettendo in pericolo noi e la nostra democrazia.

Come sottolinea Fenton, gran parte degli Stati Uniti dipende ancora dalle reti per la maggior parte delle informazioni sul mondo. Ma dopo il crollo dell'Unione Sovietica, i network hanno sventrato le loro operazioni di raccolta delle notizie, proprio mentre il vecchio status quo della Guerra Fredda si stava frantumando, lasciandosi alle spalle un nuovo ordine mondiale instabile e violento. Un tempo servizio pubblico, il telegiornale dei network è stato requisito dalle aziende madri come una mucca da mungere. I servizi approfonditi sulle questioni critiche sono stati sostituiti da una copertura a saturazione di storie di cronaca nera sensazionalistiche e di semplici "notizie utili". Anche quando il genocidio si diffondeva in Africa - e il terrore islamico si incancreniva in Medio Oriente - i servizi internazionali sono scomparsi quasi del tutto dall'etere. Gli americani sono rimasti disinformati, incapaci di giudicare l'accuratezza di storie politicamente distorte (da entrambi i lati dello spettro) e del tutto impreparati alla guerra al terrore che stava per abbattersi sulla loro porta di casa.

In Bad News, Tom Fenton offre un'infuocata requisitoria su quanto siano cadute in basso le "notizie". Essendo lui stesso una voce frequente nel deserto - che negli anni Novanta ha lottato invano per convincere la CBS a intervistare Osama Bin Laden - Fenton rivela un ambiente di raccolta delle notizie sventrato da aziende che si occupano di informazione dal basso, con produttori e dirigenti diligenti (che liquidano le storie importanti come deprimenti o oscure) e pericolosamente dipendente da immagini e informazioni raccolte da fonti terze.

Con interviste molto incisive a Dan Rather, Peter Jennings e Tom Brokaw, l'autore rivela come anche gli stessi conduttori ritengano di essere remunerati in modo spropositato, mentre la qualità della copertura viene tagliata. E accusa i media di perdere la loro mentalità da industria dell'intrattenimento e di ristabilire il loro ruolo di custodi della fiducia del pubblico.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780060853952
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)