Cappotto nero

Punteggio:   (3,9 su 5)

Cappotto nero (Neamat Imam)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il cappotto nero di Neamat Imam esplora la lotta di un giornalista disoccupato, Khaleque Biswas, sullo sfondo del Bangladesh post-indipendenza, durante una devastante carestia. Il romanzo affronta i temi del nazionalismo, del tradimento politico e dei compromessi morali che le persone fanno per sopravvivere. La storia è stata descritta come potente, avvincente e intellettualmente impegnativa, con un contesto storico che risuona profondamente con il lettore.

Vantaggi:

La scrittura è descritta come facile e concisa, ma intellettualmente impegnativa. Presenta un ricco sviluppo dei personaggi e una narrazione coinvolgente che cattura il tumulto emotivo e politico del Bangladesh durante la carestia. Molti lettori trovano il libro ossessionante e stimolante, in quanto offre una visione profonda di un periodo critico della storia. Il libro mescola con successo la narrativa con il contesto storico, rendendolo rilevante e istruttivo.

Svantaggi:

Alcuni lettori hanno trovato il libro impegnativo a causa dei suoi temi complessi e della storia politica del Bangladesh, che potrebbe non essere familiare a tutti. Il personaggio centrale, Khaleque Biswas, è visto come inaffidabile e sgradevole, il che rende difficile per alcuni entrare in contatto con lui. Inoltre, il libro è descritto come cupo e senza luce alla fine del tunnel, il che potrebbe non piacere a tutti i lettori.

(basato su 14 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Black Coat

Contenuto del libro:

"Un racconto avvincente di umorismo assurdo che ricorda Bohumil Hrabal Un notevole contributo a un capitolo della storia recente troppo spesso dimenticato" The Independent.

All'indomani della sanguinosa guerra d'indipendenza del Bangladesh nel 1971, mentre migliaia di immigrati si riversano nella capitale, il giornalista Khaleque Biswas inizia a percepire i fremiti della disillusione. Lo spirito rivoluzionario che aveva unito il popolo sotto la guida di Sheikh Mujib, il "Padre della Nazione", si sta dissipando. La risposta del governo alla crisi è inadeguata e il Paese sta scivolando nella corruzione politica.

Senza compromessi e senza diplomazia, Khaleque perde presto il suo lavoro. Poi arriva Nur Hussain: un semplice giovane di un villaggio sperduto, il cui benessere è stato affidato a Khaleque da un conoscente di passaggio. Incapace di respingere Nur, Khaleque tenta di assicurargli un lavoro, ma scopre che il placido ragazzo non ha capacità né ambizioni. Sembra abile solo nell'impersonare lo sceicco Mujib, al quale assomiglia in qualche modo. Quando le masse iniziano ad affollarlo, le autorità ne prendono atto con risultati scioccanti.

Questo tour de force assurdo di un narratore nato porta in vita le origini tormentate del Bangladesh moderno, animato da un umorismo oscuro come l'iconico capospalla del titolo.

Neamat Imam è uno scrittore canadese del Bangladesh che vive a Edmonton. Ha conseguito un dottorato di ricerca in studi teatrali e ha insegnato inglese nelle università del Bangladesh. È autore di un'opera teatrale, di una raccolta di poesie e di due novelle in bengalese. Il cappotto nero è il suo primo romanzo”.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781859640067
Autore:
Editore:
Rilegatura:Brossura
Anno di pubblicazione:2015
Numero di pagine:240

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)