Capitalismo gore

Punteggio:   (4,5 su 5)

Capitalismo gore (Sayak Valencia)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro presenta un'esplorazione complessa e stimolante delle questioni contemporanee relative alla violenza, al capitalismo e al comportamento della società. Sebbene offra critiche e connessioni perspicaci all'interno del tardo capitalismo e incoraggi una riflessione profonda, si apre con una premessa controversa che potrebbe minare le sue argomentazioni per alcuni lettori.

Vantaggi:

Il libro è vibrante, incisivo e stimolante, e spinge i lettori a impegnarsi a fondo in questioni critiche riguardanti i valori e il comportamento della società. Fornisce una critica senza mezzi termini delle strutture che contribuiscono alla violenza in un contesto tardo-capitalista. Molti lettori lo trovano un capolavoro del pensiero femminista contemporaneo che offre nuove prospettive.

Svantaggi:

Il libro inizia con quelle che alcuni recensori considerano inesattezze sulla storia della violenza, sostenendo che siamo nell'epoca più violenta, in contrasto con le ricerche scientifiche che indicano che stiamo vivendo nell'era più pacifica. Questa affermazione fondamentale può indebolire le argomentazioni complessive per alcuni lettori, in particolare per quelli che non hanno familiarità con la filosofia post-fordista.

(basato su 5 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Gore Capitalism

Contenuto del libro:

Un'analisi della violenza contemporanea come nuova merce dell'attuale fase iperconsumistica del capitalismo.

"La morte è diventata il business più redditizio dell'esistenza".

--Da Gore Capitalism.

Scritto dall'intellettuale attivista di Tijuana Sayak Valencia, Gore Capitalism è un saggio cruciale che propone un approccio filosofico decoloniale e femminista all'esplosione della violenza in Messico e, più in generale, nelle regioni globali del Terzo Mondo. Valencia sostiene che la violenza stessa è diventata un prodotto del capitalismo neoliberale iperconsumista e che i corpi torturati e mutilati sono diventati merce da commerciare e utilizzare a scopo di lucro in un'epoca di impunità e austerità governativa.

Con voce lucida e trasgressiva, Valencia svela il funzionamento della politica della morte nel contesto delle reti contemporanee di iperconsumo, degli alti e bassi dei mercati dei capitali, del traffico di droga, del narcopotere e dell'impunità dello Stato neoliberale. L'autrice esamina l'ascesa globale dei governi autoritari, l'erosione della società civile, la crescente violenza contro le donne, il deterioramento dei diritti umani e la trasformazione di alcune città e regioni in scenari di guerra spopolati e spettrali. L'autrice offre una critica serrata della mascolinità e delle costruzioni di genere in Messico, collegando la loro forza misogina al boom della violenza.

Questo libro è una lettura essenziale per chiunque voglia analizzare i nuovi paesaggi di guerra. Fornisce categorie nuove che ci permettono di decostruire ciò che sta accadendo, proponendo al contempo strumenti epistemologici vitali sviluppati nel convulso spazio di confine del Terzo Mondo di Tijuana.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781635900125
Autore:
Editore:
Lingua:inglese
Rilegatura:Brossura
Anno di pubblicazione:2018
Numero di pagine:336

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)