Campi minerari delle Montagne Rocciose: La frontiera urbana

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Titolo originale:

Rocky Mountain Mining Camps: The Urban Frontier

Contenuto del libro:

Tradizionalmente la frontiera americana era la casa dell'individualista autosufficiente, un ambiente rurale dove i coloni vivevano senza le comodità della società. Ma dalla prima corsa all'oro nelle Montagne Rocciose nel 1859 fino agli anni Novanta del XIX secolo, quando la maggior parte dei giacimenti d'oro era ormai esaurita, la natura selvaggia delle Montagne Rocciose divenne lo scenario di un fenomeno unico: il campo minerario occidentale.

Per essere redditizi, i minatori avevano bisogno di una comunità di supporto, tra cui linee di trasporto sicure, agricoltori in grado di coltivare e commercianti in grado di fornire attrezzature. Il richiamo del denaro facile attirava anche una folla di giocatori d'azzardo, prostitute e truffatori, e spesso un saloon e un bordello erano le prime attività commerciali a comparire in una città mineraria prospera. L'instabilità della popolazione e la mancanza di pianificazione esacerbarono i problemi dei campi minerari, tra cui l'illegalità, gli incendi distruttivi e la giustizia rozza dei vigilanti, ma la maggior parte delle comunità in via di maturazione si stabilizzò e istituì rapidamente scuole, chiese e biblioteche.

In questa avvincente storia delle città minerarie delle Montagne Rocciose, Duane A. Smith ripercorre il loro ciclo di crescita, dalla nascita al boom, fino all'estinzione o alla trasformazione in comunità agricole-minerarie permanenti, e racconta le storie colorate di campi sorti da un giorno all'altro e sviluppatisi in insediamenti urbani.