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Il libro fornisce una storia dettagliata e ben studiata del ruolo delle portaerei di scorta (CVE) nella Battaglia dell'Atlantico durante la Seconda Guerra Mondiale, sottolineando il loro contributo alla sconfitta degli U-Boot tedeschi. L'autore, William T. Y'Blood, offre approfondimenti sulla storia operativa, le tattiche e le tecnologie coinvolte, insieme alle storie personali di coloro che hanno prestato servizio su queste navi.
Vantaggi:⬤ Ben scritto e ricco di informazioni
⬤ eccellente storia operativa delle portaerei di scorta statunitensi
⬤ buone mappe e fotografie
⬤ riempie di dettagli storici poco noti
⬤ offre approfondimenti tecnici
⬤ lettura piacevole per gli appassionati della Seconda guerra mondiale
⬤ presenta storie e testimonianze personali.
Alcuni lettori hanno trovato alcune parti del libro eccessivamente dettagliate e noiose; alcune critiche riguardano l'attenzione che sembra trascurare il contesto più ampio della guerra, in particolare i contributi delle forze britanniche e canadesi.
(basato su 15 recensioni dei lettori)
Hunter-Killer: U.S. Escort Carriers in the Battle of the Atlantic
L'inseguimento degli U-Boot tedeschi nella Battaglia dell'Atlantico è stato a lungo considerato una delle storie più emozionanti della Seconda Guerra Mondiale. Questo studio definitivo porta i lettori nelle cabine di pilotaggio e sui ponti di volo delle versatili e resistenti portaerei di scorta statunitensi (CVE) per raccontare il loro contributo vitale, ma poco conosciuto, alla campagna anti-U-Boot.
Navigando separatamente dai convogli alleati, i capitani delle CVE avevano piena libertà d'azione e spesso conducevano le loro navi in missioni di caccia e uccisione contro il nemico. Ai sommergibili tedeschi non era concessa alcuna tregua e nessun posto dove rilassarsi senza il timore di essere scoperti. Lo storico della Seconda Guerra Mondiale William Y'Blood spiega che nei diciotto mesi che vanno dalla primavera del 1943, quando le portaerei di scorta iniziarono ad aggirarsi per l'Atlantico, al novembre del 1944, il numero medio di U-Boot in attività giornaliera si ridusse da 108 ad appena 31.
Anche se gli aerei di terra, i vari gruppi di supporto e lo stesso sistema dei convogli contribuirono a vincere la Battaglia dell'Atlantico, l'influenza dei gruppi di portaerei di scorta fu profonda. Oltre a documentare l'appassionante storia operativa delle portaerei di scorta, l'autore traccia anche lo sviluppo e la costruzione dei CVE ed esamina i loro usi tattici e strategici.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)