C'era una volta il West: Saggi sulla politica del pensiero e dell'immaginazione

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Titolo originale:

Once upon a Time in the West: Essays on the Politics of Thought and Imagination

Contenuto del libro:

La civiltà occidentale è finita.

Così inizia l'acuta esplorazione di Jan Zwicky della radice del collasso culturale ed ecologico globale: un modo di pensare che è anche legato ad alcune delle più note conquiste dell'Occidente. Il Rinascimento ha fuso l'impresa imperiale con l'algebra islamica e la matematica greca recentemente recuperata per dare il via all'industria meccanizzata e all'estrazione delle risorse, che a loro volta hanno reso possibile la crescita del capitalismo, del complesso militare-industriale e della Big Technology.

Nonostante la sua immagine di obiettività, sostiene Zwicky, lo stile di pensiero dell'Occidente non è politicamente neutrale, ma intensamente antropocentrico. Ha portato coloro che lo adottano a considerare il mondo più che umano come nient'altro che licenze di legname e siti di trivellazione, dove il valore non viene riconosciuto se non viene monetizzato. Ignorando il contesto e non vedendo la visione d'insieme, analizza, meccanizza, digitalizza e sistematizza, rifiutando l'empatia e la compassione come influenze distorsive.

La comprensione lirica, secondo Zwicky, offre un'alternativa a questo modo di pensare e ne fornisce un'ampia gamma di esempi. C'era una volta l'Occidente documenta come uno stile epistemologico ristretto abbia reso il pensiero occidentale cieco di fronte alle caratteristiche critiche della realtà e come le terrificanti conseguenze di questa visione ottusa stiano iniziando a manifestarsi.