Bugie monumentali: Guerre culturali e verità sul passato

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Titolo originale:

Monumental Lies: Culture Wars and the Truth about the Past

Contenuto del libro:

Come le statue, il patrimonio e l'ambiente costruito sono diventati il campo di battaglia della guerra culturale

Nelle guerre culturali, il passato viene armato e modificato cinicamente da coloro che desiderano imporre la propria ideologia sugli spazi fisici che ci circondano. I negazionisti dell'Olocausto usano i dettagli delle rovine delle camere a gas di Auschwitz per promuovere le loro bugie: "Niente buchi.

Niente Olocausto".

Eppure, concetti di lunga data come quello di "autenticità" del patrimonio culturale sono minati e banalizzati da guardiani come l'UNESCO. Allo stesso tempo, l'opposizione a questa manipolazione viene minata da idee culturali che privilegiano la memoria e le impressioni rispetto alla storia e ai fatti.

In Monumental Lies, Robert Bevan sostiene che i monumenti, l'architettura e le città sono prove materiali della storia. Sono la traccia fisica di eventi passati, di modi di pensare precedenti e di politiche, economie e valori che si sono propagati fino a oggi.

Quando le nostre città vengono rimodellate come fantasie sul passato, quando i monumenti raccontano bugie su chi merita onore o vengono distrutti e la lotta per la giustizia dimenticata, la documentazione storica viene manipolata.

Quando le decisioni si basano su ipotesi disinformate su come l'ambiente costruito influenzi il nostro comportamento o ci viene detto, falsamente, che certi stili architettonici sono estranei alle nostre città, o quando lo spazio finge di essere pubblico ma è privato, o che la separazione fisica è naturale, veniamo manipolati. C'è una crescente minaccia alle prove materiali della verità sulla storia.

Siamo in guai seri se non possiamo più fidarci che il mondo tangibile che ci circonda ci dica la verità. Monumental Lies esplora le minacce alla nostra comprensione dell'ambiente costruito e il suo impatto sulle nostre vite, oltre a offrire soluzioni per combattere le manipolazioni ideologiche.