Bristol marittimo nell'era della tratta degli schiavi

Titolo originale:

Maritime Bristol in the Slave-Trade Era

Contenuto del libro:

Esplora la storia marittima di Bristol, un importante porto di schiavi nel XVIII secolo.

Approfondisce i rischi della tratta degli schiavi, il reclutamento dei marinai, i rapporti di lavoro conflittuali e gli ammutinamenti, e come questi siano stati risolti dalla legge. Un capitolo esamina in dettaglio il modo in cui un carpentiere cercò di ottenere un risarcimento per i maltrattamenti subiti a bordo di una nave negriera e quanto fosse sensibile l'élite mercantile alle critiche degli addetti ai lavori; un altro rivela quanto fossero parziali i tribunali dell'Ammiragliato nei confronti dei capitani in quanto sovrani delle loro navi.

Il libro ripercorre anche le alterne fortune di una famiglia di mercanti di New York/Bristol durante la guerra americana, i modelli di investimento nel privateering della metà del secolo, che illustrano come il denaro proveniente dalle attività di commercio degli schiavi fosse mobilitato per questa impresa speculativa, e come l'impressionamento navale fosse usato per scopi politici.

Il libro si conclude con un capitolo sul perché Bristol non riuscì a emulare altre città culturalmente vivaci nell'opporsi alla tratta degli schiavi nella prima fase dell'abolizione. Sulla scia della controversia di Edward Colston, questo libro contribuisce al dibattito in corso su come la schiavitù abbia plasmato la società britannica.