Breve storia di Dio

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Titolo originale:

A Brief History of God

Contenuto del libro:

Alla base della stesura di questo libro c'è il grande vuoto lasciato nella nostra società dalla morte lenta e prolungata di Dio Padre Onnipotente. Cosa faremo ora che siamo orfani in questo mondo? Cosa possiamo fare con tutti quei meravigliosi edifici gotici, ora che lo spirito se n'è andato? L'ampiezza del cambiamento stupisce la mente. Eppure c'è anche un'enorme liberazione, perché una cultura patriarcale è così innaturale che provoca veri e propri danni strutturali alla psiche di coloro che vi crescono. Il fatto che i padri debbano, fino al XX secolo, possedere i loro figli e che le madri non abbiano alcun diritto su di loro, è stata l'eredità del Dio Unico. Il fatto che le donne non potessero tenere i propri soldi - i loro mariti li possedevano e lo hanno fatto per tutta la nostra storia - proviene dallo stesso luogo. Siamo una cultura paralizzata, che sta affrontando la propria estinzione e che comincia solo a trovare il proprio potenziale per affrontarla.

E anche se Dio è morto, come ci ha detto Nietzsche poco tempo fa, il mistero dell'esistenza delle cose, del fatto che esista qualcosa, per non parlare di questo mondo con tutta la sua bellezza e la sua profondità, ci circonda con una forza maggiore di quella che la presenza di quel Dio consentiva; ed è Einstein, lo scienziato, a indicarcelo.

“La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero. È la fonte di ogni vera arte e scienza. Colui al quale l'emozione è estranea, che non può più fermarsi a stupirsi e rimanere avvolto dallo stupore, è come morto - i suoi occhi sono chiusi. La comprensione del mistero della vita, unita alla paura, ha dato origine anche alla religione. Sapere che ciò che è impenetrabile per noi esiste davvero, manifestandosi come la più alta saggezza e la più radiosa bellezza, che le nostre ottuse facoltà possono comprendere solo nelle loro forme più primitive - questa conoscenza, questo sentimento è al centro della vera religiosità”.

- Albert Einstein, Filosofie viventi.