Biotecnologie: Il progresso scientifico contro la sicurezza pubblica

Titolo originale:

Biotechnology: Scientific Advancement Versus Public Safety

Contenuto del libro:

In questo libro, il dottor Quintyn valuta se l'ingegneria genetica aggraverà le ingiustizie sociali e/o porterà a problemi di sicurezza pubblica.

Quando i bambini progettati matureranno, proveranno un senso di superiorità o trasmetteranno mutazioni che influiranno negativamente sulle generazioni future? Dobbiamo ignorare il rischio di malattie zoonotiche (animali) perché offrono potenziali benefici per ridurre la carenza di organi? Il progresso scientifico, se non guidato in modo responsabile e con il contributo del pubblico, può essere dannoso per la sicurezza pubblica. Questo libro è unico nel suo genere, poiché comprende molte biotecnologie all'interno della definizione di biotecnologia.

Offre una visione equilibrata della biotecnologia: le sue promesse, come dimostra la riparazione delle mutazioni (cioè l'editing genetico) e i suoi pericoli, come dimostra la creazione di microbi pericolosi (involontariamente) o l'editing non regolamentato della linea germinale e la clonazione. Inoltre, questo libro include gli animali nella ricerca biotecnologica perché il successo, i progressi, le tecniche e la scienza dell'ingegneria genetica non sarebbero potuti avvenire senza l'utilizzo di animali (e di microrganismi, insetti e piante) come organismi modello. La lettura include anche una descrizione completa del sistema CRISPR nei batteri e dello sfruttamento di queste conoscenze per la creazione della tecnologia CRISPR/Cas9.

L'obiettivo generale dell'autore è quello di discutere altre biotecnologie che vengono utilizzate per migliorare e mettere a rischio la salute, l'ambiente e la sicurezza degli esseri umani, dando al libro un vantaggio competitivo. Inoltre, il libro offre un lato provocatorio, sfidando gli scienziati a considerare l'attuale convinzione che governa la ricerca e lo sviluppo, ovvero che il progresso scientifico e la sicurezza pubblica creino una falsa dicotomia.