Punteggio:
Il libro si addentra nell'intersezione tra biotecnologia e filosofia cristiana, offrendo una visione completa e affrontando le considerazioni etiche relative alle nuove tecnologie. Mette a confronto le prospettive bibliche con altre visioni del mondo, sollevando importanti questioni sulle implicazioni morali dei progressi biotecnologici.
Vantaggi:Il libro copre un'ampia gamma di argomenti nell'ambito delle biotecnologie, fornisce solidi consigli sulle considerazioni etiche e si pregia di trattare tutte le persone con dignità e rispetto. Non promuove l'ignoranza, ma piuttosto incoraggia l'adozione di tecnologie vantaggiose.
Svantaggi:Alcuni lettori hanno trovato il libro difficile da leggere e lo hanno criticato per la sua mentalità ristretta, sostenendo che presenta una visione distorta che esalta i riferimenti biblici rispetto ad altre visioni del mondo.
(basato su 4 recensioni dei lettori)
Biotechnology and the Human Good
Alcuni dei più grandi strumenti dell'umanità sono stati forgiati nei laboratori di ricerca. Chi potrebbe affermare che i progressi della medicina, come gli antibiotici, le trasfusioni di sangue e i pacemaker, non abbiano migliorato la qualità della vita delle persone? Ma ogni nuovo progresso tecnologico comporta una serie di conseguenze, allo stesso tempo previste e imprevedibili, benefiche e pericolose.
Il clamore suscitato dai recenti sviluppi delle scienze riproduttive e genetiche ha rivelato profonde crepe nella percezione che la società ha del progresso biotecnologico. Molti temono che uno sviluppo tecnologico sconsiderato, guidato da impulsi consumistici e dall'avidità imprenditoriale, abbia il potenziale per modificare radicalmente la condizione umana, e non per il bene comune. Biotechnology and the Human Good (Biotecnologie e Bene Umano) costruisce un caso per una gestione profondamente radicata nel teismo giudaico-cristiano per interpretare e valutare responsabilmente le nuove tecnologie in modo da rispondere a questa preoccupazione.
Gli autori riconoscono congiuntamente gli esseri umani non come esseri autonomi, ma come esseri responsabili gli uni verso gli altri, verso il mondo in cui vivono e verso Dio. Essi sostengono che mettere in discussione e criticare il modo in cui campi come la cibernetica, la nanotecnologia e la genetica potrebbero influenzare il nostro futuro non è anti-scienza, anti-industria o anti-progresso, ma piuttosto un modo per promuovere la prosperità umana, il buon senso e la buona amministrazione.
Opera sintetica che si avvale del pensiero di un medico, di un etico e di un teologo, Biotechnology and the Human Good ci ricorda che, sebbene la tecnologia sia uno strumento potente e spesso sorprendente, è ciò che si trova nel cuore e nell'anima di chi lo utilizza a fare davvero la differenza nel nostro mondo.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)