Bertille Bak. La fiaba del reale: La fiaba del reale

Titolo originale:

Bertille Bak. The Fairy Tale of the Real: La fiaba del reale

Contenuto del libro:

Bak non parte mai da un progetto definito a priori; a volte si tratta di incontri casuali, di osservazioni quotidiane che la portano ad avvicinarsi a gruppi di persone la cui storia vale la pena di essere raccontata perché spesso rimane invisibile e inascoltata o è in declino. I suoi video non hanno affatto lo stile documentaristico, ma sono micro-narrazioni caratterizzate da toni leggeri e colpi di scena ironici, che mettono in luce alcuni aspetti di un determinato gruppo, le cui abitudini e rituali diventano sforzi estetici capaci di riaffermare il presente, di restituire dignità alla loro storia, di guardarla di nuovo e con colori meno cupi.

Una sorta di rielaborazione creativa del lutto o di realizzazione del proprio presente attraverso un atto estetico. Manuela Pacella) Questo saggio (con testo in inglese e traduzione in italiano) su Bertille Bak (Arras, 1983) copre un decennio di attività dell'artista francese, dal 2007 al 2017, individuandone i punti chiave, inquadrandola in quel contesto storico-artistico definito da Hal Foster "artista come etnografo" e confrontandola con altri artisti della scena internazionale. Le opere di Bertille Bak sono il risultato di mesi di osservazione e convivenza con gruppi di individui la cui storia è in via di estinzione e che diventano co-produttori dei suoi film e di molti dei suoi oggetti derivati.

Secondo Manuela Pacella, la partecipazione collettiva - che va dall'ideazione alla recitazione, dalla scenografia al suono - è il punto chiave della metodologia di Bertille Bak, a cui si aggiunge l'obiettivo di creare una narrazione leggera e immaginaria, talvolta con toni ironici e burleschi. Ed è proprio attraverso l'uso della favola e l'accentuazione degli elementi artefatti che Bak trova una scorciatoia poetica per raccontare la verità.