Bere, digiunare e tatuare: L'Islam vissuto dalle donne siriane

Titolo originale:

Drinking, Fasting, and Tattoos: Syrian Women's Lived Islam

Contenuto del libro:

Drinking, Fasting, and Tattoos (Bere, digiunare e tatuare) rivela le problematiche degli studi sui rifugiati e sulle migrazioni forzate attraverso la Lived Religion (LR), utilizzando metodologie qualitative e collaborative. Il libro offre la LR come potenziale recupero delle tensioni tra le diverse discipline degli studi di genere e femminili, della teologia, degli studi sulle migrazioni e degli studi religiosi.

Inoltre, problematizza i principali assunti sull'Islam che hanno portato alla ricerca attuale, come la churchificazione dell'Islam in Europa. Rompe il triplice silenzio sulle donne, i rifugiati e i musulmani non affiliati. Richiama l'attenzione sui confini permeabili tra le discipline accademiche, sulle divisioni tra laici e religiosi, tra ricercatori e studiosi, mettendo in discussione i paradigmi attuali del mondo accademico, in particolare quelli che continuano a convalidare i quadri euro-americani.

In particolare, le donne siriane rifugiate, le cui rappresentazioni possono essere estese alle donne musulmane migranti nel Nord globale, presentano testimonianze di prima mano sulle loro pratiche di fede e sulle loro interpretazioni dell'Islam. I resoconti rivelano empowerment, resilienza e crescita post-traumatica, e quindi agency in luoghi improbabili.