Barbari, predoni e infedeli

Punteggio:   (4,2 su 5)

Barbari, predoni e infedeli (Antonio Santosuosso)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro “Barbari, predoni e infedeli: Le vie della guerra medievale” di Antonio Santosuosso presenta una divertente panoramica della guerra medievale e del crollo dell'Impero Romano d'Occidente, incorporando elementi di conflitto religioso. Sebbene molti lettori apprezzino la narrazione e lo stile coinvolgente, alcuni criticano la mancanza di profondità e continuità nella narrazione storica.

Vantaggi:

Narrazione divertente e di facile lettura.
Buona risorsa introduttiva per chi è interessato alla storia medievale.
Vignette coinvolgenti che rendono il testo vivace.
Ben studiato, con un'ampia panoramica delle tattiche militari e dell'organizzazione politica.
Informativo per i lettori che desiderano conoscere i conflitti e le dinamiche tra tribù e religioni.

Svantaggi:

Manca di profondità, completezza e continuità; vengono saltate sezioni importanti della storia.
Alcuni lettori hanno trovato la scrittura sconclusionata e difficile da mantenere.
Sviluppo incompleto dei temi e delle affermazioni principali, in particolare per quanto riguarda le tattiche militari.
Omette elementi significativi, come l'influenza mongola nella guerra medievale.
Sconsigliato agli studenti di storia seri che cercano un'analisi dettagliata ed erudita.

(basato su 10 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Barbarians, Marauders, and Infidels

Contenuto del libro:

Barbari, predoni e infedeli esamina i motivi e i terrori della guerra durante il Medioevo, l'ascesa e la caduta di gruppi etnici e religiosi e le azioni di capi militari buoni e cattivi durante questo periodo violento e colorato.

In questa ampia cronaca, personaggi storici e grandi campagne come Carlo Magno, i Magiari e le Crociate sono presentati non come icone, ma come parte viva del loro tempo, con tutti i loro successi e fallimenti umani. Santosuosso afferma che la guerra, per la maggior parte del Medioevo, è stata condotta per Dio, per il guadagno personale e per l'onore.

Sia i cristiani che i musulmani spesso spiegavano i loro atti di violenza in guerra come volontà di Dio. Oltre alla motivazione religiosa, i soldati, se di classe superiore, ritenevano che gli atti di coraggio fossero un aspetto necessario per ottenere onore nella società. Infine, la guerra costituiva un modo per ottenere guadagni materiali in un periodo di cronica sottoccupazione e scarsa prosperità.

Particolare enfasi viene data alle massicce transizioni da un periodo all'altro dell'epoca medievale. L'autore spiega come questi cambiamenti riflettano un ambiente in cui i leader carismatici, la Chiesa e l'aristocrazia svolgevano ruoli di primo piano come “gestori” dell'arte e della pratica della guerra e normalmente come attori principali sul campo di battaglia.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780813391533
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2004
Numero di pagine:360

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)