Bambini e giovani a rischio in tempi di transizione: Prospettive internazionali e interdisciplinari

Titolo originale:

Children and Youth at Risk in Times of Transition: International and Interdisciplinary Perspectives

Contenuto del libro:

I bambini e i giovani appartengono a uno dei gruppi più vulnerabili delle società. Questo accadeva anche prima delle attuali crisi umanitarie nel mondo, che hanno portato milioni di persone e famiglie a fuggire da guerre, terrore, povertà e sfruttamento.

Ai minori sono stati negati i diritti umani, come l'accesso all'istruzione, al cibo e ai servizi sanitari. Sono stati rapiti, venduti, manipolati, mutilati, uccisi e feriti. Questa situazione si è verificata e continua a verificarsi sia nei Paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo e non sembra che la situazione possa migliorare nel prossimo futuro.

Anzi, gli attuali sviluppi geopolitici, le incertezze e le instabilità politiche ed economiche sembrano aumentare la vulnerabilità dei minori, soprattutto nelle guerre e nei conflitti armati attualmente in corso non solo in Europa, ma in quasi tutti i continenti. Come si possono ridurre i rischi a cui sono esposti i bambini e i giovani in tempi di transizione? Quale ruolo svolgono le agenzie statali, le organizzazioni non governative e le strategie di coping dei bambini nel mitigare le vulnerabilità dei minori?

Questo volume affronta i rischi a cui sono esposti i bambini e i giovani, soprattutto nei periodi di transizione. L'attenzione si concentra su diversi gruppi di bambini nelle società europee del periodo bellico e postbellico della Seconda guerra mondiale, sui "bambini dell'occupazione" in Germania, sugli adolescenti collaboratori del nazionalsocialismo in Norvegia e su casi più recenti come i bambini soldato, i bambini rifugiati e i figli dei combattenti europei dello "Stato Islamico".

I contributi provengono da studiosi internazionali e da diverse discipline accademiche (scienze sociali ed educative, scienze umane, diritto, studi internazionali sulla pace e sui conflitti) e si basano su analisi storiche, quantitative e/o qualitative.