Avamposto sulla Luna e Potenziale Zero

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Titolo originale:

Outpost on the Moon & Potential Zero

Contenuto del libro:

Armchair Fiction presenta edizioni extra large di romanzi doppi di fantascienza classica. Il primo romanzo di questa edizione è una grande avventura spaziale vecchio stile, “Avamposto sulla Luna” di Joslyn Maxwell.

George Marland rimase stupito dalla sorprendente scoperta di Barton Wiley: la creazione di un nuovo tipo di materia in grado di annullare gli effetti della propria gravità. Questo portò presto Wiley a creare qualcosa di ancora più fenomenale: un'astronave rivoluzionaria, capace di volare nello spazio profondo e di atterrare su altri pianeti. Non passò molto tempo prima che Marland e Wiley si dirigessero verso il vicino celeste della Terra...

la Luna! Ma quando atterrarono sull'arida superficie lunare, scoprirono con stupore di non essere soli.

Un gruppo di scienziati terrestri vi aveva stabilito un avamposto segreto diversi anni prima. L'avamposto era guidato dall'uomo forse più brillante del mondo, uno scienziato dall'aspetto bizzarro di nome Forscher, il cui sogno di raggiungere gli altri pianeti sarebbe presto diventato realtà...

Il secondo romanzo è un'altra gemma dimenticata del veterano scrittore di fantascienza S. J. Byrne, “Potential Zero”.

“Era stato un evento straordinario. I Vanyan avevano viaggiato attraverso lo spazio ed erano atterrati con i loro dischi volanti proprio nel centro di Washington, D. C.

Le loro navi erano state circondate da ogni possibile armamento in possesso dell'esercito. Ma i Vanyan erano venuti portando doni e conoscenze generose per tutta l'umanità.

All'inizio gli abitanti della Terra accolsero questi visitatori interplanetari e i loro doni a braccia aperte. Ma, com'è nella natura umana, una tale dimostrazione di gentilezza senza fronzoli spinse molti a temere... a diffidare...

e infine a odiare.

Ben presto gli uomini si fecero delle domande: Cosa si nascondeva dietro l'apparente buona volontà dei Vanyan? E cosa avrebbero chiesto in cambio alla Terra? Ma la domanda più grande di tutte era: come avrebbe trattato l'umanità i suoi nuovi amici dallo spazio?