Transnational Muscle Cars
Transnational Muscle Cars è una critica pungente di come il consumo, il comprare (in) qualcosa, il comprare qualsiasi cosa, sia diventato il motore principale di un urbanesimo globale transitorio che ora definisce la nostra vita quotidiana.
Scritto negli ultimi dieci anni in un quartetto di città - Calgary, Toronto, New York e Vienna - Transnational Muscle Cars è il secondo libro della trilogia di Jeff Derksen che affronta il tema del luogo, della cultura e del capitale e si basa su un'ampia gamma di poesie nordamericane del dopoguerra - gli aspetti dichiarativi della New American Poetry, gli aspetti dichiarativi della New American Poetry, i dettagli culturali pop della New York School, la politica riflessiva dei Language Poets, la politica personale della Kootenay School of Writing - e dalla teoria culturale e politica contemporanea, dalla geografia critica, dalla teoria urbana e dai concetti architettonici.
Mentre il primo libro di questa trilogia, Dwell, cercava di elaborare una poetica del luogo ancora legata a questioni di cultura nazionale, Transnational Muscle Cars ridimensiona queste questioni. Passando dal nazionale al globale-urbano, attinge a un'ampia gamma di riferimenti culturali, da Keanu Reeves ai costruttivisti russi, da Gap all'architettura gonfiabile.
Se la politica della forma poetica è ancora un aspetto fondamentale del lavoro di Derksen, la geografia ha superato il linguaggio come punto centrale. Quali sono le politiche di questo nuovo paesaggio culturale? E come lo si attraversa? E perché questo nuovo imperialismo si comporta come una classica muscle car: tutta muscoli e cavalli, ma con poca forza frenante e incapacità di affrontare le curve?
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)