Atopie: Manifesto per un esistenzialismo radicale

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Titolo originale:

Atopias: Manifesto for a Radical Existentialism

Contenuto del libro:

Questo libro offre un manifesto per un esistenzialismo radicale che mira a rigenerare il luogo del fuori che la teoria contemporanea sottovaluta. Neyrat chiama questo fuori "atopia", non utopia, un luogo sognato fuori dal mondo dove tutto sarebbe perfetto, ma atopia, il fuori interno che è al centro di ogni essere.

L'atopia non è né un oggetto che una "ontologia orientata agli oggetti" potrebbe formalizzare, né la materia che i "nuovi materialismi" potrebbero identificare. L'atopia è ciò che costituisce l'esistenza di qualsiasi oggetto o soggetto, la sua singolarità o più precisamente la sua "eccentricità". Etimologicamente, esistere significa "essere fuori" e il libro sostiene che ogni entità è fuori, gettata nel mondo, vagante senza alcuna ancora ontologica.

A questo proposito, un esistenzialismo radicalizzato non privilegia gli esseri umani (come facevano Sartre e Heidegger), ma considera l'esistenza come una condizione universale che riguarda ogni essere. È importante offrire un esistenzialismo radicale perché l'attuale negazione dell'esterno è politicamente ed esteticamente dannosa.

Solo una filosofia atopica - una filosofia bizzarra, stravagante, eretica - può prendersi cura della nostra paura dell'esterno. Per elemento terapeutico, un esistenzialismo radicale favorisce tutto ciò che sfida la compatta immanenza in cui siamo intrappolati, perdendo la capacità di immaginare alternative politiche.

Per sostenere queste alternative, il libro individua l'atopia come condizione della possibilità di rompere l'immanenza e analizza queste rotture nella soggettività umana e animale, nel linguaggio, nella politica e nella metafisica.