Listening to the Languages of the People: Lazare Sainan on Romanian, Yiddish, and French
Questa storia di grandi successi e grandi delusioni offre una nuova prospettiva sull'interazione tra studiosi e sentimenti politici tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.
Lazăr Șăineanu (1859-1934), linguista e folklorista, fu un pioniere nella sua nativa Romania, ricercando gli elementi popolari della cultura insieme a quelli letterari. Fu il primo a pubblicare uno studio sullo yiddish come lingua vera e propria e scoprì caratteristiche turche nella lingua e nei costumi rumeni. Ha anche realizzato un indice di centinaia di racconti popolari rumeni. Tuttavia, quando cercò la cittadinanza rumena e una cattedra, fu bloccato da figure potenti che pensavano che gli ebrei non potessero essere rumeni e che ritenevano che le origini della cultura rumena fossero interamente latine. Di fronte all'antisemitismo, alcuni dei suoi amici si rivolsero al sionismo. Lui invece tentò il battesimo, che gli procurò solo scherno e vergogna.
Nella speranza di trovare una polarità a cui appartenere, Șăineanu si trasferì con la famiglia a Parigi nel 1900 e divenne Lazare Sainan. Lì compì studi innovativi sulla parlata popolare e sul gergo francese, che culminarono nella sua grande opera sulle origini di quella lingua. Ancora una volta, contribuì allo sviluppo di una lingua nazionale. Anche allora, pur essendo ben accolto dagli studiosi di letteratura, Sainan non riuscì a ottenere un posto fisso all'università. Pur essendo naturalizzato francese, si sentì uno straniero, un intruso, fino alla vecchiaia.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)