Arte psicologica e visionaria: Note dalla conferenza di C. G. Jung su Aurlia di Grard de Nerval

Recensioni dei lettori

Il libro presenta le lezioni di Jung su “Aurélia” di Nerval, offrendo approfondimenti sull'analisi dei sogni e sul significato simbolico dei testi. Corredato da una traduzione completa e da illustrazioni, è una risorsa preziosa per chi è interessato alla psicologia junghiana e all'opera di Nerval.

⬤ Commento profondo e commovente sull'analisi dei sogni.
⬤ Eccellente traduzione di Richard Sieburth con illustrazioni.
⬤ Introduzione perspicace di Craig Stephenson, che fornisce il contesto e la rilevanza degli studi nervaliani.
⬤ Raccomandato da più recensori per chi è interessato a Jung.

⬤ Il libro è breve e sembra un po' grezzo, manca di profondità a causa di decisioni editoriali.
⬤ La comprensione di Jung dell'opera di Nerval è criticata perché limitata; gli sfuggono alcune sfumature come l'interesse di Nerval per l'alchimia.
⬤ Alcuni contenuti sono semplicemente letture di “Aurélia” senza nuovi approfondimenti.

(basato su 5 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

On Psychological and Visionary Art: Notes from C. G. Jung's Lecture on Grard de Nerval's Aurlia

Contenuto del libro:

Nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale e dopo una lunga malattia, C. G. Jung tenne una conferenza a Zurigo sul poeta romantico francese Gerard de Nerval. La conferenza si concentrò sul libro di memorie visionarie di Nerval, Aurelia, che il poeta scrisse nel tentativo ambivalente di uscire dalla follia. Pubblicata qui per la prima volta, la conferenza di Jung è al tempo stesso un racconto psicologico ammonitore e una convalida dell'esperienza visionaria di Nerval come un incontro autentico.

Nerval esplorò l'irrazionale con lucidità e squisito mestiere. Privilegiò l'immaginazione soggettiva come mezzo per scandagliare il divino e ricollegarsi a quello che i romantici chiamavano il principio vitale. Negli anni della sua massima creatività, soffrì di follia e fu ricoverato otto volte. Contrapponendo un'interpretazione psicoanalitica ortodossa al suo approccio sintetico all'inconscio, Jung spiega perché Nerval non fu in grado di utilizzare le sue esperienze visionarie nella propria vita. Allo stesso tempo, Jung sottolinea la validità delle visioni di Nerval, differenziando la psicologia dell'opera d'arte dalla psicologia dell'artista. La conferenza suggerisce come gli esperimenti di Jung con l'immaginazione attiva abbiano influenzato la sua lettura dell'Aurelia di Nerval come testo parallelo al suo Libro Rosso.

Con l'autorevole introduzione di Craig Stephenson, la pluripremiata traduzione dell'Aurelia di Richard Sieburth e le ammalianti illustrazioni di Alfred Kubin, e con i margini di lettura di Jung, le note preliminari e le revisioni di una conferenza del 1942, On Psychological and Visionary Art documenta le fasi del processo creativo di Jung che risponde a un testo romantico essenziale.