Armonia e guerra: cultura confuciana e politica di potere cinese

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Titolo originale:

Harmony and War: Confucian Culture and Chinese Power Politics

Contenuto del libro:

Il confucianesimo ha plasmato una certa percezione della strategia di sicurezza cinese, simboleggiata dalla Grande Muraglia difensiva e non aggressiva.

Molti ritengono che la Cina sia antimilitare e riluttante a usare la forza contro i suoi nemici. Pratica il pacifismo e si astiene dall'espandere i propri confini, anche quando è forte a livello nazionale.

In uno studio innovativo che attraversa sei secoli di storia cinese, Yuan-kang Wang scredita clamorosamente questa nozione, ritraendo la Cina come un praticante della realpolitik e uno spietato fornitore di grandi strategie espansive. I leader della dinastia Song (960-1279) e della dinastia Ming (1368-1644) apprezzavano la forza militare e valutavano con accortezza le capacità degli avversari della Cina. Adottarono strategie difensive quando il loro Paese era debole e perseguirono obiettivi espansivi, come l'acquisizione del territorio, la distruzione del nemico e la vittoria militare totale, quando il loro Paese era forte.

Nonostante il dominio di una cultura confuciana antimilitarista, la guerra non era rara nella maggior parte della storia cinese. Basando la sua ricerca su fonti primarie cinesi, Wang delinea una politica di potere che è cruciale per comprendere le strategie della Cina di oggi, in particolare la sua politica di “sviluppo pacifico”, che, sostiene, la nazione ha adottato principalmente a causa della sua debolezza militare, economica e tecnologica rispetto agli Stati Uniti.