Architettura in un'epoca di incertezza

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Titolo originale:

Architecture in an Age of Uncertainty

Contenuto del libro:

Negli ultimi due decenni le bolle economiche si sono gonfiate e la spesa architettonica in tutto il mondo ha raggiunto un livello febbrile. Sia nei centri consolidati di accumulazione del capitale che nelle località più lontane, sono sorti progetti edilizi audaci, mentre il grattacielo, fino ad allora più comunemente associato al capitalismo americano, sembrava potesse fare le valigie e trasferirsi a Dubai e Shanghai.

Naturalmente, molto è cambiato negli ultimi due anni. A Dubai, dove un tempo si spendeva poco, l'edificio più alto del mondo porta il nome del presidente di Abu Dhabi, che è intervenuto all'ultimo minuto con un finanziamento a debito. Nelle città degli Stati Uniti, i prezzi delle abitazioni sono scesi in picchiata e i lotti sgomberati sono pronti per una riqualificazione commerciale che probabilmente non avverrà prima di un decennio.

Storie simili non sono difficili da trovare in molte altre nazioni. Gli studi di architettura, che si sono gonfiati nei giorni di crisi, stanno abbandonando i dipendenti a un ritmo sorprendente.

Nel contesto dell'instabilità economica (e delle relative conseguenze sociali e politiche), questo volume riunisce studiosi, critici e architetti per discutere l'attuale stato di incertezza nella pratica e nella disciplina dell'architettura. I capitoli sono organizzati in tre aree principali di indagine: economia, pratica e tecnologia.

All'interno di questo quadro più ampio, gli autori esplorano i temi della sicurezza, del design ecologico, dell'architettura dei disastri, del futuro della pratica architettonica e degli obblighi etici della pratica sociale del design. In questo modo, si sostiene che questo periodo ha effettivamente offerto all'architettura un prezioso momento di auto-riflessione, in cui si possono esplorare direzioni alternative sia per la teoria che per la pratica dell'architettura, piuttosto che continuare con un approccio che è stato così nutrito dalla prosperità e dall'opulenza capitalistica.