Mediterranean Archaeologies of Insularity in an Age of Globalization
Recentemente sono emerse interpretazioni complesse del cambiamento socio-culturale nel mondo antico del Mediterraneo che mettono in discussione i modelli precedenti. Influenzati dall'odierna epoca iperconnessa, gli studiosi non percepiscono più il Mediterraneo come un luogo statico in cui la cultura "greco-romana" era dominante, ma lo vedono piuttosto come un mare dinamico e connesso in cui la frammentazione e l'incertezza, insieme alla mobilità e al networking, erano la norma. Di conseguenza, un approccio teorico attuale allo studio della cultura antica è stato quello della globalizzazione. Alcune epoche della storia del Mediterraneo (ad esempio, l'impero romano), note per la loro maggiore connettività, sono state analizzate da una prospettiva globalizzata che esamina la rete rizomale, la diversità culturale e i molteplici processi di cambiamento sociale. L'archeologia si è dimostrata una disciplina utile per indagare l'antica "globalizzazione" grazie alla sua recente attenzione al modo in cui l'identità viene espressa attraverso la cultura materiale, negoziata tra influenze locali e globali quando i livelli di connettività sono alterati. Una forma di identità che è stata esplorata in modo inadeguato in relazione alla teoria della globalizzazione è l'insularità. L'insularità, o le differenze socialmente riconosciute espresse dalle persone che vivono sulle isole, è una forma di autoidentificazione creata all'interno di uno spazio e di un tempo particolari.
L'insularità, come identità sociale unica influenzata da forze "globali", dovrebbe essere considerata un importante paradigma di ricerca per le archeologie che si occupano di riesaminare i cambiamenti culturali.
Lo scopo di questo volume è quello di esplorare come le archeologie comparate dell'insularità possano contribuire al discorso sulla "globalizzazione" del Mediterraneo antico. Il tema del volume deriva da una sessione di colloqui presieduta dai coeditori del volume al Meeting annuale dell'Archaeological Institute of America nel gennaio 2017. Dato l'attuale stato del campo per gli studi sulla globalizzazione nell'archeologia mediterranea, questo volume si propone di riunire per la prima volta archeologi che lavorano su isole diverse e su una gamma di tipi di cultura materiale per esaminare diacronicamente come le insularità mediterranee siano cambiate durante le epoche in cui la connettività è aumentata, come la tarda età del bronzo, l'epoca della colonizzazione greca e fenicia, il periodo classico e durante l'epoca imperiale alto e tardo romana. Ogni capitolo mira a collocare un'isola o un gruppo di isole specifico nel contesto delle forze e delle reti di globalizzazione che hanno condizionato un determinato periodo, e utilizza il materiale archeologico per rivelare come gli isolani abbiano modellato le loro identità insulari, o le nozioni di insularità, al nesso tra influenze locali e globali.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)