Antropologia del naufragio

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Titolo originale:

Shipwreck Anthropology

Contenuto del libro:

“I naufragi fanno parte del legittimo dominio dell'antropologia e possono produrre risultati altrettanto significativi per la nostra capacità di spiegare la variabilità del comportamento umano di qualsiasi altro tipo di archeologia, sia che si tratti di utensili in pietra in un rockshelter del Paleolitico europeo o di ceramiche contenute in un naufragio spagnolo del XVI secolo”. Così sostiene Richard A. Gould, curatore di questo volume nato da un seminario avanzato della School of American Research del 1981.

Le tradizioni storiche, classiche e antropologiche dell'archeologia sono tutte rappresentate, così come gli approcci più specialistici - come l'etnoarcheologia, l'archeologia sperimentale e l'archeologia pubblica - nel tentativo di determinare come lo studio dei relitti possa informare e ampliare la nostra visione generale del rapporto dell'uomo con il suo ambiente marittimo. Con il campo in un periodo di transizione, l'apparizione di questo compendio è particolarmente tempestiva. Vengono identificate le tendenze più importanti dei naufragi come fenomeni antropologici e vengono esposte le considerazioni principali per un ulteriore lavoro.

Sebbene il vecchio stereotipo dell'archeologo dei relitti come subacqueo sportivo o cacciatore di tesori sia stato definitivamente sfatato, tutti i collaboratori riconoscono la minaccia che i cacciatori di tesori rappresentano per gli studi futuri. Come dimostra questo volume, la ricchezza di informazioni antropologicamente utili che potrebbe andare perduta è enorme.