Antichità moderne: Il passato materiale in Inghilterra, 1660-1780

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Titolo originale:

Modern Antiques: The Material Past in England, 1660-1780

Contenuto del libro:

Il recupero e la reinvenzione del passato sono stati fondamentali per la concezione del moderno in Inghilterra durante il lungo Settecento. Gli studiosi crearono connessioni tra il tempo lineare e l'evidenza empirica che trasformarono la coscienza storica.

Cronologi, critici testuali e antiquari costruirono la nozione di passato materiale, che si diffuse attraverso le culture della stampa e del consumo a un pubblico più vasto, offrendo modi potenti - e per questo contestati - di percepire la temporalità e il cambiamento, la storicità degli oggetti e la relazione tra fatti e immaginazione. Ma anche se queste idee innovative sono state accettate, hanno generato forme rivali di significato storico. La progressione regolare del tempo cronologico accentuava la devianza dell'anacronismo e dell'effimero, mentre l'opposizione tra artefatti unici e merci onnipresenti esotizzava le cose che si trovavano a cavallo di questo divario.

Ispirati dai prodotti autentici e dai sottoprodotti anomali della ricerca contemporanea, scrittori, artigiani e acquirenti si sono appropriati del passato per creare alternative nostalgiche e ironiche al proprio momento. Barrett Kalter esplora la storia di queste "antichità moderne", tra cui la traduzione di Virgilio di Dryden, le modernizzazioni dei Racconti di Canterbury, la carta da parati gotica di Gray e Strawberry Hill di Walpole.

Sebbene siano basate su epoche antiche e medievali, queste opere affrontano in modo inaspettato le controversie sulla monarchia, la nazione, il commercio e la conoscenza specialistica che definiscono il presente del Settecento inglese. Mettendo insieme critica letteraria, storiografia, studi sulla cultura materiale e storia del libro, Kalter sostiene che la proliferazione dell'antiquariato moderno nel periodo rivela l'emergere paradossale della modernità dall'incontro con il passato.