Anne & Emmett di Janet Langhart Cohen: Un atto unico

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Titolo originale:

Janet Langhart Cohen's Anne & Emmett: A One-Act Play

Contenuto del libro:

Anne & Emmett: A One-Act Play è una conversazione immaginaria tra Anna Frank ed Emmett Till, entrambi vittime dell'intolleranza e dell'odio razziale. Frank è la tredicenne ebrea il cui diario ha fornito una prospettiva avvincente dell'Olocausto.

Till è il quattordicenne afroamericano il cui brutale omicidio nel Mississippi ha dato il via al moderno movimento americano per i diritti civili. L'atto unico si apre con l'incontro dei due adolescenti nella memoria, un luogo che li isola dalla crudeltà che hanno vissuto durante la loro vita. L'incontro al di là della tomba mette in luce le sorprendenti somiglianze tra le strazianti esperienze vissute dai due giovani per mano di società che non sono state in grado di proteggerli.

Nella memoria, Anne racconta di essersi nascosta in una soffitta angusta con la sua famiglia dopo che il dittatore tedesco Adolf Hitler aveva ordinato all'esercito nazista di radunare gli ebrei in tutta Europa e di rinchiuderli nei campi di concentramento per poi portarli nelle camere a gas. All'età di quindici anni, Anne morì di tifo nel campo di concentramento nazista di Bergen-Belsen nel marzo 1945, poche settimane prima che le truppe britanniche liberassero il campo.

Emmett racconta ad Anne come, nel 1955, finì per essere brutalmente aggredito da due razzisti bianchi che lo picchiarono e lo torturarono prima di sparargli in testa e di gettare il suo corpo nel fiume Tallahatchie con un ventaglio di cotone legato al collo. Questo accadde dopo che aveva fischiato a una donna bianca mentre era in visita a suo zio a Money, nel Mississippi.