Andrej Tarkovskij: Una vita in croce

Titolo originale:

Andrei Tarkovsky: A Life on the Cross

Contenuto del libro:

Andrej Tarkovskij è morto in un ospedale di Parigi nel 1986, a soli 54 anni.

Icona dell'industria cinematografica acclamata a livello internazionale, Tarkovsky ha lasciato in eredità ai suoi fan Andrej Rublev, Stalker, Nostalgia e una serie di altre opere brillanti. In Unione Sovietica, tuttavia, Tarkovsky era una persona non grata.

Desideroso di essere accettato in patria, Tarkovsky prese le distanze da ogni forma di impegno politico e sociale, ma subì un fiasco dopo l'altro nei suoi rapporti con il regime sovietico. Le autorità sovietiche consideravano il rispettoso della legge e ideologicamente moderato Tarkovskij come un estraneo e un fastidio, a causa della sua impenetrabile natura personale. Il romanzo documentario Andrei Tarkovsy: A Life on the Cross offre una visione unica della vita del famigerato regista e di un uomo la cui vita non è stata affatto esente da comportamenti poco edificanti e da errori di valutazione.

Lyudmila Boyadzhieva si propone di rivelare il suo talento innato e di spiegare perché il costo di tale talento può talvolta essere la vita stessa. Con profondi commenti sulla storia e sul cinema a corredo del testo, Andrei Tarkovsy: A Life on the Cross permette al lettore di calarsi nei panni di Tarkovsky mentre metteva insieme i suoi capolavori, cercando di risolvere i suoi dilemmi artistici e di superare gli ostacoli che il regime sovietico gli poneva.