Andare oltre l'agricoltura capitalista: L'agricoltura potrebbe prevenire altre pandemie? ((Prep) Pandemic Research for the Peo)

Titolo originale:

Moving beyond Capitalist Agriculture: Could agriculture prevent further pandemics? ((Prep) Pandemic Research for the Peo)

Contenuto del libro:

Gli agenti patogeni emergono ripetutamente da un sistema agroalimentare globale che affonda le sue radici nella disuguaglianza, nello sfruttamento della manodopera e nell'estrattivismo sfrenato con cui le comunità vengono derubate delle loro risorse naturali e sociali. Un sistema economico a rischio di crisi, che privilegia la produzione a scopo di lucro rispetto al soddisfacimento dei bisogni umani e alla conservazione dell'ambiente, è organizzato intorno a un'intensa produzione monoculturale che, lungo il percorso, permette l'emergere delle malattie più letali.

Il gruppo di lavoro PReP Agroecologies si concentra sul modo in cui l'agricoltura potrebbe essere reimmaginata come il tipo di intervento a livello di comunità che potrebbe impedire ai coronavirus e ad altri agenti patogeni di emergere in primo luogo. Ci occupiamo di come la scienza tradizionale sostenga gli stessi sistemi politici ed economici che hanno contribuito a produrre la pandemia. Poi introduciamo l'agroecologia, un ambientalismo dei contadini, dei poveri e degli indigeni, da tempo in pratica, che tratta l'agricoltura come parte dell'ecologia da cui l'umanità trae il proprio cibo.

L'agroecologia - scienza, movimento e pratica - combina la scienza ecologica, le conoscenze indigene e contadine e i movimenti sociali per la sovranità alimentare e territoriale per ottenere sistemi alimentari giusti dal punto di vista ambientale. L'agroecologia guidata dai contadini e dagli indigeni è in una posizione unica per limitare la diffusione dei virus zoonotici: L'agroecologia post-capitalista sostiene gli indigeni e i piccoli proprietari che proteggono la biodiversità agricola.

Una matrice agroecologica diversificata di appezzamenti agricoli, agroforestali e pascoli, tutti inseriti in una foresta, può conservare la biodiversità animale nel paesaggio. La biodiversità agricola può rendere più difficile la diffusione di malattie zoonotiche.

Questa modalità di conservazione tiene conto anche delle condizioni economiche e sociali delle persone che attualmente si occupano della terra, piuttosto che una conservazione che sradica le persone per favorire l'accumulo privato di capitale.