Still
stillè sull'interiorità alienata. Inizia con un corpo, con una materialità che lentamente morfeggia, si estende, si riversa e trasuda non linearità.
Una presenza nascosta e ritirata: l'inattività silenziosa, il capitalismo affettivo ed estrattivo, la sorveglianza e la mercificazione dei comportamenti, la non partecipazione, la complicità ritirata, la non soggettività e il rifiuto dello sguardo, la paralisi in tempo di crisi, ciò che fa il non fare. Propone un'alternativa all'azione, un modo per non essere o per cessare, un modo per essere la chiave negli ingranaggi della macchina, un modo per inceppare il segnale rifiutando la ricettività.
Questo libro rifiuta il linguaggio, scrive senza scrivere, si spoglia di se stesso, è non-vivente per non-vita. Questo libro inizia e finisce nel vuoto.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)