Anarco-indigenismo: Conversazioni su terra e libertà

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Titolo originale:

Anarcho-Indigenism: Conversations on Land and Freedom

Contenuto del libro:

Già alla fine del XIX secolo, anarchici come Peter Kropotkin e Lise Reclus si interessarono ai popoli indigeni, molti dei quali vedevano come società prive di Stato o di proprietà privata, che vivevano una forma di comunismo. Pensatori contemporanei come David Graeber e John Holloway hanno continuato questa tradizione di impegno con le pratiche delle società indigene e la loro politica, mentre attivisti e intellettuali indigeni hanno coniato il termine “anarco-indigenismo”, in riferimento a una lunga storia di collaborazione (spesso imperfetta) tra anarchici e attivisti indigeni, sui diritti della terra e sulle questioni ambientali, comprese le recenti campagne di alto profilo contro gli oleodotti.

Anarco-Indigenismo è un dialogo tra anarchismo e politica indigena. Nelle loro interviste, i collaboratori Roxanne Dunbar-Ortiz, Vronique Hbert, Gord Hill, Freda Huson, J.

Kēhaulani Kauanui, Clifton Ariwakehte Nicholas e Toghestiy rivelano ciò che il pensiero e le tradizioni indigene e l'anarchismo hanno in comune, senza negare le cicatrici lasciate dal colonialismo anche all'interno di questo movimento antiautoritario. In definitiva, offrono una visione del mondo che unisce anticolonialismo, femminismo, ecologia, anticapitalismo e antistatalismo.