Anandmath - (आनन्दमठ)

Punteggio:   (4,4 su 5)

Anandmath - (आनन्दमठ) (Bankimchandra Chattopadhyaya)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il libro fornisce un contesto storico approfondito sul Bengala alla fine del XVIII secolo, concentrandosi in particolare sulla rinascita indù in mezzo al declino musulmano e all'impatto della dominazione britannica. I lettori apprezzano i temi patriottici, lo sviluppo dei personaggi e la vivacità della narrazione. Tuttavia, si notano problemi di errori di stampa, errori di ortografia e alcuni problemi di formattazione in diverse versioni.

Vantaggi:

Un contesto storico profondo e una narrazione coinvolgente sulla storia del Bengala.
I temi patriottici risuonano bene con i lettori.
Lo sviluppo dei personaggi, soprattutto della protagonista femminile, è apprezzato.
Linguaggio facile per la maggior parte dei lettori, nonostante alcuni passaggi difficili.
Il libro fornisce approfondimenti su eventi storici meno noti e arricchisce le conoscenze del lettore sulla lotta per la libertà dell'India.

Svantaggi:

Errori di stampa, come pagine non ordinate e imprecisioni.
Molti errori di ortografia in tutto il testo.
Alcune edizioni sono abbreviate o non complete, il che porta a una certa delusione.
Il linguaggio può essere a volte difficile a causa della sua età.
Confusione tra i nomi dei personaggi notata dai lettori.

(basato su 97 recensioni dei lettori)

Contenuto del libro:

Uno dei romanzi indiani più popolari di tutti i tempi, "Ananda Math" è stato tradotto innumerevoli volte nelle lingue indiane e inglesi. Cinque edizioni furono pubblicate in bengalese e hindi durante la vita dell'autore, la prima nel 1882.

Il romanzo ha come sfondo la carestia del XVIII secolo in Bengala, tristemente nota come "Chhiyattorer Manvantar" (carestia del 76° anno bengalese, 1276), per raccontare la saga della rivolta armata degli asceti e dei loro discepoli contro i saccheggiatori della Compagnia delle Indie Orientali. La rivolta è storicamente nota come "Santan Vidroha", essendo gli asceti figli della dea Jagadambe. La saga di "Ananda Math" è emozionante e meglio incarnata nella canzone patriottica di massa "Bande Mataram" ("Ave, o mia madre patria").

La canzone è ancora un mantra che suscita l'immaginazione di milioni di indù. Gli asceti derubarono gli aguzzini del popolo - i governanti britannici e gli avidi jamindar - distribuirono le ricchezze saccheggiate alle popolazioni più povere, ma non tennero nulla per sé.

I loro obiettivi erano soprattutto gli arsenali e i rifornimenti della Compagnia. Avevano una struttura altamente organizzata, diffusa in tutto il Bengala.

Fu anche la prima battaglia per la libertà dell'India, e non la Sipahi Vidroha del 1857.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9788171826216
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina morbida

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)