Analisi del problema dell'incredulità di Lucien Febvre nel XVI secolo

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Analisi del problema dell'incredulità di Lucien Febvre nel XVI secolo (Joseph Tendler)

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Titolo originale:

An Analysis of Lucien Febvre's the Problem of Unbelief in the 16th Century

Contenuto del libro:

Febvre ha posto questa domanda centrale in Il problema dell'incredulità: “Le persone del XVI secolo potevano avere opinioni religiose che non erano quelle del cristianesimo ufficiale, sancito dalla Chiesa, o potevano semplicemente non credere affatto? “La risposta ha informato un più ampio dibattito sulla storia moderna, in particolare sulla storia francese moderna. Gli atteggiamenti religiosi dell'Illuminismo e del XX secolo, in particolare il secolarismo e l'ateismo, hanno messo radici nel XVI secolo? Lo spirito di indagine scientifica e razionale del XX secolo potrebbe essere iniziato con il rifiuto di Dio e del cristianesimo da parte di uomini come Rabelais, che scrisse nel suo romanzo allegorico Gargantua e Pantagruel - l'opera più spesso citata come testo proto-“ateo” prima dello studio di Febvre? Il dibattito si è incentrato su alcune differenze interpretative fondamentali.

Rabelais prendeva in giro le strutture della Chiesa cristiana (nel qual caso poteva essere anticlericale)? Stava prendendo in giro le scritture della Bibbia o le dottrine della Chiesa (nel qual caso potrebbe essere anticristiano)? O stava prendendo in giro l'idea stessa dell'esistenza di Dio (nel qual caso potrebbe essere ateo)? L'altro grande contributo che Febvre ha dato allo studio della storia non si trova tanto nei dettagli di quest'opera, quanto nelle aggiunte che ha fatto allo strumentario dello storico. In questo senso, Febvre è stato molto creativo, anzi si può affermare che sia tra i più creativi di tutti gli storici.

Egli cercò di spostare lo studio della storia al di là della sua tradizionale focalizzazione sui documenti, sostenendo invece che un'attenta analisi del linguaggio poteva aprire un varco nei modi in cui le persone pensavano realmente e nelle loro menti subconsce. Questo concetto, l'attenzione alle “mentalità”, è alla base dell'approccio estremamente influente del gruppo di storici delle Annales e ha permesso di cambiare l'obiettivo di molte indagini storiche, allontanandosi dallo studio delle élite e delle loro gesta per passare a nuove forme di storia sociale più ampia.

Febvre utilizzò anche tecniche e modelli tratti dall'antropologia e dalla sociologia per creare nuovi modi di inquadrare e rispondere alle domande, ampliando ulteriormente la gamma di problemi che potevano essere affrontati dagli storici. Lavorando insieme a colleghi come Marc Bloch, la sua comprensione di ciò che costituisce una prova e dei significati che possono essere attribuiti ad essa, ha ridefinito radicalmente ciò che è la storia - e ciò che dovrebbe aspirare ad essere.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9781912128853
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Rilegatura:Copertina morbida
Anno di pubblicazione:2018
Numero di pagine:130

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)