Ambienti orientati agli oggetti

Titolo originale:

Object Oriented Environs

Contenuto del libro:

Object Oriented Environs è il vivace archivio di una confluenza critica tra la svolta ambientalista, così vigorosa all'interno dei primi studi moderni, e la teoria delle cose (ontologia orientata agli oggetti, materialismo vibrante, nuovo materialismo e realismo speculativo). Il libro sviluppa una conversazione che tenta di superare l'antropocentrismo e di esaminare i non-umani a ogni scala, le loro relazioni reciproche e l'etica del coinvolgimento dell'uomo in un mondo materiale agito. I diversi saggi, le riflessioni, le immagini e i materiali raccolti offrono un laboratorio per sondare il mistero e la potenziale autonomia degli oggetti, nelle loro alleanze e nelle loro performance.

Il libro è la traccia di uno spazio-evento creato durante una giornata di conversazione in due seminari alla riunione della Shakespeare Association of America nel 2014 a St. Louis e offre i suoi diciannove saggi come conclusione del ciclo di lavoro del collettivo che abbiamo creato quel giorno. È una raccolta rumorosa, piena di api, cespugli, biancheria, stampelle, liste, poesie, vettori di peste, assi, sedie, pioggia, scarpe, carne, parti del corpo, libri e umani assortiti (vivi e morti), ma anche un repertorio di passi di danza, modi di configurare le relazioni tra soggetto e oggetto, attori o attanti (umani e non). È anche un libro che chiede ai lettori di riflettere sul loro ambiente, di considerare le particolarità del loro mondo, delle loro esperienze di lettura, e di considerare quali ordini di significato potremmo ricavare dall'attenzione a tutte le moltissime cose con cui veniamo a contatto.

Tra i collaboratori ci sono: Lizz Angello, Sallie Anglin, Keith M. Botelho, Patricia A. Cahill, Jeffrey Cohen, Drew Daniel, Christine Hoffmann, Neal Klomp, Julia Lupton, Vin Nardizzi, Tara Pedersen, Tripthi Pillai, Karen Raber, Pauline Reid, Emily Rendek, Lindsey Row-Heyveld, Debapriya Sarkar, Rob Wakeman, Jennifer Waldron, Luke Wilson e Julian Yates.