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Titolo originale:

Turn It Up!

Contenuto del libro:

Il libro Turn it Up! è in parte un memoriale del mio periodo di musicista e giornalista, e in parte una storia del pop, che esamina alcune delle band non celebrate o più interessanti con cui ho avuto a che fare in qualche modo da quando ho iniziato ad ascoltare la radio da bambino.

Inizia con la mia prima esperienza di concerto, quando avevo tredici anni e guardavo Ike e Tina Turner. Ripercorro poi i dischi che hanno avuto un impatto su di me da giovane adolescente e la musica che mi ha spinto a suonare da solo quando ero più grande. Mi muovo tra le righe del mio percorso musicale, soffermandomi di tanto in tanto sul modo in cui la musica rock si è evoluta negli anni Ottanta e Novanta. L'atmosfera è studiosa e competente, ma anche leggera e comica, quando rivisito alcune delle interviste più movimentate che ho condotto con artisti come Bjork, Nirvana e Pulp.

Nel corso del libro racconto il modo in cui le mie band hanno avuto successo, ma non abbastanza, e descrivo le varie catastrofi che possono aver contribuito a ciò. Introduco il lettore ad alcuni dei personaggi più eccentrici che ho incontrato attraverso la musica, da Lenny, il punk di Launceston, che ha bruciato accidentalmente il suo negozio, a Kevin Shields della band My Bloody Valentine, che ha impiegato 55 minuti per rispondere a una domanda che gli avevo posto.

Il libro non è dissimile da Lost In Music di Giles Smith, che però è molto legato al Regno Unito degli anni '80 e non esamina la strana dinamica tra l'intervistatore e l'intervistato, che può oscillare tra il desiderio di entrambe le parti di fare qualcos'altro, e un incontro più spigoloso in cui la possibilità di uno "scoop" fa salire il sangue. Il libro si conclude con alcune riflessioni sul perché la musica possa essere la compagna più costante e amata della nostra vita. Turn It Up! è lungo 55 000 parole.