All'ombra della tirannia: tra Hitler e Stalin (Vol. 1)

Titolo originale:

In the Shadow of Tyranny: Between Hitler & Stalin (Vol. 1)

Contenuto del libro:

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Sebbene le storie personali della Seconda guerra mondiale siano numerose, storie senza tempo come questa sono particolarmente adatte alla nostra attuale lotta contro la tirannia del terrorismo. La Cecoslovacchia durante i terribili anni della Seconda guerra mondiale è l'ambientazione di questo epico e straziante thriller sull'Olocausto, scritto da un generale in pensione dell'esercito slovacco che ha assistito e vissuto personalmente gli eventi bellici di cui scrive. Il libro è incentrato sul modo in cui la Cecoslovacchia democratica, una nazione nascente geograficamente intrappolata tra due potenze tiranniche destinate alla guerra e determinate a dominare questo piccolo, ma storicamente strategico territorio, fu ripetutamente tradita dai suoi alleati e abbandonata a se stessa. Mentre la Slovacchia sta attualmente girando un nuovo capitolo della sua ricca storia, denunciando la sua cinquantennale relazione con il marxismo e abbracciando la democrazia occidentale, troviamo che sta lentamente emergendo dalle segrete polverose della sua memoria una nuova e onesta valutazione degli eventi strazianti e vergognosi che ha subito tra il 1938 e il 1948. Il generale Vlčko presenta in modo chiaro e veritiero i fatti a lungo taciuti, poco conosciuti e spesso incompresi di questo tumultuoso decennio in Cecoslovacchia.

Dal sanguinoso fronte russo a un'insurrezione militare nelle montagne slovacche e a un putsch comunista, i Vlčko vivono due delle più grandi tragedie del XX secolo: il nazismo e il comunismo. Questo thriller storico ha tutti gli elementi di una storia senza tempo: intrighi, spionaggio, guerra, razzismo, genocidio, tirannia politica, storie d'amore proibite, prigionia, fughe rocambolesche e libertà. Oltre agli eventi in Cecoslovacchia durante il turbolento decennio 1938-1948, la seconda edizione include un'inedita disamina delle origini dei movimenti nazista e comunista, della storia e dell'eziologia dell'antisemitismo moderno, della rivoluzione russa e della guerra civile, della "questione ebraica" in Slovacchia, del ruolo dell'Unione Sovietica nell'insurrezione nazionale slovacca, del putsch comunista del 1948 in Cecoslovacchia, dei processi per crimini di guerra e dell'amnistia. Nell'affrontare questi temi, la seconda edizione esplora il nesso inestricabile tra teologia, filosofia, teoria politica, arte, storiografia e cultura. Questi argomenti, presentati con un approccio integrato e olistico, sono di particolare interesse per storici, teorici politici, filosofi, teologi, psicologi e altri studiosi di scienze umane.

A conclusione di questa ampia opera magna, al lettore rimane un esame provocatorio di come l'umanità, in tutta la sua progressiva modernità, abbia potuto produrre tragedie enormi come il nazismo e il comunismo, le lezioni senza tempo che ne derivano e una sfida a tutti i cittadini a esplorare in quali circostanze etiche ci si possa e ci si debba ribellare a un governo tirannico. La seconda edizione presenta un'ampia bibliografia con oltre 600 citazioni.

Presente nell'edizione originale, la commovente storia d'amore tra una giovane, bella, cacciata e condannata ebrea intrappolata nella fossa dei leoni e un ariano bello e ben piazzato, ufficiale dell'esercito slovacco del Ministero della Difesa Nazionale, i cui destini improbabili e le cui origini disparate si fondono in un'armonia simbiotica. La loro storia è la perfetta antitesi, ma anche il microcosmo, del fragoroso scenario della guerra e del genocidio. Lo stridente contrasto di questi due ambienti incarna i due estremi dell'esperienza umana: la follia e il caos della guerra e la beata serenità dell'amore.