Alien: Come l'arte operativa ha divorato la strategia

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Titolo originale:

Alien: How Operational Art Devoured Strategy

Contenuto del libro:

La pubblicazione della versione del 1982 dell'Army Field Manual (FM) 100-5, Operations, introdusse nel mondo anglosassone l'idea di un livello operativo di guerra che comprendeva la pianificazione e la condotta di campagne e grandi operazioni. Tre anni dopo è stato introdotto il termine "arte operativa" che, in pratica, era l'abile gestione del livello operativo della guerra. Questa concezione di un livello di guerra separato e identificabile che definiva la giurisdizione della professione delle armi era, per una serie di ragioni storiche e culturali, attraente per i praticanti statunitensi e plausibile per gli alleati di lingua inglese. Di conseguenza, il concetto e la relativa dottrina si diffusero rapidamente in tutto il mondo.

Questa monografia sostiene che l'idea di un livello operativo di guerra incaricato di pianificare e condurre le campagne non concepisce correttamente il rapporto tra guerre, campagne e operazioni, ed è sia storicamente errata che teoricamente sbagliata. Il brigadiere Justin Kelly (esercito australiano in pensione) e il dottor Michael Brennan concludono che la sua incorporazione nella dottrina statunitense ha avuto il deplorevole impatto di separare la conduzione delle campagne dalla conduzione delle guerre e, di conseguenza, di marginalizzare il ruolo della politica nella direzione della guerra. In sostanza, sostengono che l'idea di campagna è arrivata a sopraffare quella di strategia.

Questa monografia sostiene che, poiché la guerra continua a diffondersi al di là dei confini definitivi e concettuali e la stretta orchestrazione di tutti gli strumenti del potere nazionale diventa ancora più importante, l'attuale concezione delle campagne e delle operazioni diventa paralizzante. Per far fronte a queste esigenze, formulando e portando avanti "campagne nazionali", gli autori propongono che la responsabilità della progettazione delle campagne torni "effettivamente" alla leadership politico-strategica delle nazioni, supportata dall'intera burocrazia statale. Questo segnerebbe il ritorno della campagna alle sue fonti storiche. Se gli Stati Uniti e i loro alleati non riescono a fare questo cambiamento, rischiano di continuare ad avere un "modo di combattere" piuttosto che un "modo di fare la guerra".