Alcuni motivi per viaggiare in Italia

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Titolo originale:

Some Reasons for Traveling to Italy

Contenuto del libro:

Una guida idiosincratica alle meraviglie architettoniche (e non solo) dell'Italia, accompagnata dalle spiritose illustrazioni dell'autore.

In Some Reasons for Traveling to Italy, l'architetto Peter Wilson offre un Grand Tour dei Grand Tour, fornendo una guida idiosincratica alle meraviglie architettoniche (e non solo) dell'Italia, illustrata dai suoi spiritosi acquerelli e schizzi. Wilson racconta le ragioni per cui le persone nel corso della storia hanno viaggiato in Italia - da "Essere il soggetto di un dipinto equestre di Uccello nel Duomo di Firenze" a "Ricostruire Ercolano a Malibù" (il desiderio del magnate del petrolio J. Paul Getty negli anni Settanta) - e allo stesso tempo offre ai lettori una comprensione più profonda dell'habitat architettonico e della mitologia culturale dell'Italia.

Nelle narrazioni e negli aneddoti di Wilson, i nomi dei luoghi funzionano come talismani; gli eventi possono non corrispondere alla storia registrata o alle topografie esatte dei luoghi reali. Wilson offre rielaborazioni storiche, appropriazioni e un esame da architetto di alcuni tropi italiani. Racconta che Edward de Vere, 17° conte di Oxford, partì "per fuggire dall'Inghilterra per l'imbarazzo" dopo essersi inchinato alla regina Elisabetta I; il romanziere francese Stendhal andò "per scoprire un'anti-Francia"; e un architetto inglese andò "per avere qualche idea per un mausoleo". Alla prima Biennale di Architettura di Venezia del 1980, un architetto elegante scoprì di essere venuto in Italia "Per cadere in mare con un vestito bianco", l'artista Cy Twombly andò semplicemente "Per vedere" e Wilson stesso scoprì di essere stato "Catturato dall'Ospedale Degli Innocenti", incantato dalla vista dell'architrave del Brunelleschi.